Mercatino, presidio di Forza Nuova battuto dalla contro-festa

La manifestazione contro le bancarelle etniche nell’area di risulta di Pescara: solo una quindicina i militanti di estrema destra e più di cento i manifestanti per la libertà

PESCARA. Si è trasformato in una grande festa per la libertà, tra musica, colori ed etnie diverse, il presidio organizzato da Forza Nuova contro il mercato etnico che si trova nei pressi della stazione di Pescara. Se, da un lato, infatti, alla manifestazione del movimento di estrema destra hanno preso parto una quindicina di persone, dall’altro erano almeno un centinaio coloro che hanno partecipato alla contromanifestazione promossa da diverse sigle della sinistra democratica pescarese.

Per tutta la mattinata i manifestanti di Forza Nuova hanno presidiato l’area della vecchia stazione ferroviaria ed hanno consegnato materiale informativo ai passanti. All’iniziativa odierna, stando a quanto riferito, dovrebbero seguire a breve "proteste più radicali". "Non è una questione razziale - spiega il coordinatore regionale di Forza Nuova e capolista per la Camera nella circoscrizione Abruzzo, Marco Forconi - ma piuttosto un discorso di legalità ed ordine pubblico. Si tratta di un mercato in cui si registrano costanti violazioni delle regole. Chiediamo che venga chiuso subito e che coloro che vogliono continuare legalmente vengano spalmati in altri mercati autorizzati e legali". Secondo Forconi, i manifestanti di Forza Nuova erano quaranta e non una quindicina.

Contestualmente, nell’area adibito a mercato, i venditori ambulanti, assieme ad esponenti di partiti politici di sinistra, sindacalisti e rappresentanti di varie associazioni, hanno dato vita ad una vera e propria festa della libertà. C’erano, tra gli altri, Pd, Sel, Prc, Movimento 5 Stelle, Cgil, Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, brigate di solidarietà attiva, Pax Christi, oltre a tanti cittadini. «Non abbiamo mai dato e non vogliamo dare fastidio a nessuno - hanno affermato gli ambulanti -. Vogliamo soltanto fare il nostro lavoro onestamente ed aiutare i nostri cari. Grazie a tutti quelli che ci hanno supportato e ci stanno supportando, grazie a quella Pescara aperta ed accogliente».