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Mercato, gli esclusi occupano l’area di risulta

PESCARA. «Abbiamo occupato l'area di risulta per protesta. Non abbiamo più un posto nel mercato del mercoledì in viale Kennedy». È questa la motivazione che ha spinto ieri 14 produttori agricoli ad...

PESCARA. «Abbiamo occupato l'area di risulta per protesta. Non abbiamo più un posto nel mercato del mercoledì in viale Kennedy». È questa la motivazione che ha spinto ieri 14 produttori agricoli ad occupare abusivamente l'area di risulta, posizionandosi ai margini di un altro mercato non autorizzato, quello degli extracomunitari. Alcuni giorni fa i protagonisti della protesta, non avendo ricevuto alcuna comunicazione circa la graduatoria degli aventi diritto all'assegnazione dei 58 posteggi disponibili, si sono recati presso l'ufficio Mercato per un chiarimento. Ma davanti alla porta dell'ufficio hanno trovato due vigili urbani e un cartello sul quale era scritto che solo i commercianti rientrati nella graduatoria venivano ricevuti.

«Ci hanno detto solo», protesta Luca Di Silvestre, «che l'assegnazione è stata fatta». Ma i produttori locali vogliono che sia tutelato il loro diritto al lavoro. «Vogliamo lavorare», dice Rosaria Famà, «come tutti gli altri».

I coltivatori non hanno intenzione di recedere dalle loro posizioni finché l'amministrazione comunale non provvederà a destinare loro uno spazio nella zona limitrofa alla strada Parco. «Saremo di nuovo qui il prossimo mercoledì», afferma Claudio Palmucci, «e faremo anche una denuncia alla Procura della Repubblica per il mancato rispetto dei criteri che stabiliscono l'assegnazione dei posti». Chiedono inoltre maggiore controllo sui venditori del mercato per tutelare i produttori locali che secondo loro sarebbero svantaggiati rispetto ai commercianti.

«Noi offriamo ai cittadini prodotti nostrani», dice Pacifico De Felicibus, «e non capiamo perché dobbiamo rinunciare a farlo». Gli fa eco Lorella Marcellini: «Chiediamo solo di poter lavorare, non abbiamo grosse pretese».

L'assessore al commercio Gianni Santilli ieri è intervenuto per placare gli animi dei produttori agricoli. «Non avete il diritto di occupare ancora questa zona dell'area di risulta», ha detto Santilli, «oggi lo avete fatto per protesta. Fra l'altro sono stati proprio i vostri rappresentanti Coldiretti Mauro Del Ponte, David Falcinelli e il presidente Pierluigi Di Mascio a stabilire con me la nuova disposizione dei posti del mercato. Stiamo cercando di risolvere i vostri problemi creando nuovi spazi ma si dovrà aspettare la fine dei lavori in via Settembrini».

Santilli ha ipotizzato comunque una soluzione provvisoria alternativa che preveda l'occupazione di un'altra zona di Pescara. Di Mascio, Falcinelli e Del Ponte si sono dichiarati molto delusi dalle dichiarazioni di Santilli. «L'attuale assessore al commercio, diversamente dal suo predecessore Cardelli», afferma Di Mascio, presidente Coldiretti, «ci convoca solo per prendere atto di decisioni prese senza tenere conto delle criticità e delle debolezze progettuali da noi evidenziate. Rappresentiamo il 70% dei contadini abruzzesi, vogliamo che lavorino tutti in condizioni dignitose».

Nausica Celsi

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