Merce falsa, blitz a Pescara: sequestrati 300 mila occhiali

Operazione della Guardia di finanza: 5 indagati. Avrebbero commercializzato prodotti cinesi con i marchi "Made in Italy" e "Ce" contraffatti. Sequestri anche in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Lazio. Solo a Pescara 20 mila prodotti falsi

PESCARA. La Guardia di Finanza di Pescara ha sequestrato più di 300.000 occhiali ad una associazione a delinquere dedita alla commercializzazione di prodotti ottici provenienti dalla Cina con i marchi "Made in Italy" e "Ce contraffatti. L'operazione delle Fiamme Gialle del capoluogo
adriatico, coordinate dal colonnello Maurizio Favia, è stata effettuata su tutto il territorio nazionale insieme ad altri Reparti della Finanza. Sono interessate in particolare, oltre alla città di Pescara, località del bellunese, del veneziano, del trevigiano, del viterbese e del fermano. Al momento sono indagate 5 persone (tre pescaresi, un romano e un cinese) per reati fiscali nonché per l'introduzione e commercializzazione, in forma di associazione a delinquere, di merce contraffatta.

Le indagini - spiega la Finanza - sono partite da una segnalazione presentata da una compagnia di assicurazioni nei confronti di un rivenditore di occhiali pescarese che aveva lamentato un furto di merce per 500.000 euro circa. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara, partendo proprio dalle fatture presentate per la richiesta di risarcimento, hanno scoperto che il furto era solo una simulazione destinata a coprire una serie di fatturazioni per operazioni inesistenti emesse da società "cartiere" situate nel territorio pescarese per un totale di oltre 2,6 milioni di euro.

L'organizzazione criminale - dice sempre la Finanza - aveva lo scopo di introdurre e  commercializzare in Italia prodotti ottici contraffatti nella parte del marchio "Made in Italy" e della sigla "CE", che certifica la genuinità  del prodotto e la conformità alla normativa europea. Gli occhiali provenienti dalla Cina, dopo essere stati nazionalizzati attraverso la dogana di Venezia, venivano spediti a società del nord-est che cancellavano - sostiene la Finanza - il marchio "Made in China" e apponevano quello del "Made in Italy" e la sigla "CE", pur in assenza di certificazione sulla conformità del prodotto alla normativa europea.

Dopo aver ricostruito il quadro, che vede coinvolti piccoli imprenditori e dodici società (tutte italiane tranne una cinese), sono scattate numerose perquisizioni che hanno riguardato non solo la regione Abruzzo, ma anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Lazio. Durante le perquisizioni le Fiamme Gialle hanno sequestrato, oltre a documentazione contabile, circa trecentomila occhiali contraffatti, sottratti così dal mercato perché non rispondenti agli standard qualitativi europei. A Pescara sono circa ventimila i pezzi sequestrati.

Le indagini, iniziate nel mese di dicembre, sono state coordinate dal sostituto procuratore Valentina D'Agostino.
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