Mezzo milione di presenze, boom del turismo a Pescara. E il sindaco lancia la sfida: «Pronti a diventare la prima città d’Abruzzo»

Masci: «È il 22% in più del 2024. Il dato più entusiasmante è legato agli stranieri: sono aumentati del 37,4% rispetto all’anno scorso»
PESCARA. Parla di «dati stratosferici» il sindaco Carlo Masci e dice pure che cosa ci farà: «Con questi numeri puntiamo a diventare la prima città turistica d’Abruzzo». I numeri sono quelli della Regione Abruzzo sulle presenze e gli arrivi in città nei primi otto mesi di questo 2025 e raccontano, come ha illustrato ieri il sindaco in conferenza stampa, affiancato dagli assessori al Turismo, agli Eventi e allo Sport, di un aumento del 22% rispetto al 2024, e addirittura del 153% rispetto alla Pescara pre Covid del 2019. E all’opposizione «che critica parlando di città respingente», Masci risponde snocciolando le percentuali «della crescita esponenziale del turismo».
«Nei primi otto mesi dell’anno abbiamo avuto 487.613 presenze, cioè 87.754 presenze in più dei primi otto mesi del 2024, quando erano 399.859. E siamo già a un più 22 per cento. E se facciamo il paragone con i primi otto mesi del 2019, quando le presenze erano 192.457, siamo a più 153%». Ma le gioie arrivano dagli stranieri: «È il dato più entusiasmante», va avanti il sindaco, «perché nei primi otto mesi dell’anno le presenze sono arrivate a quota 175.455, con un aumento del 37,47%, rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano 127.642». E senza contare che tra gennaio e agosto è stato già superato il dato complessivo delle presenze straniere di tutto il 2024, che furono 169.273. «Numeri impressionanti», rincara il sindaco, mentre sottolinea anche l’aumento di posti letto negli anni.
«Questi dati», riprende Masci, «dicono che Pescara è riconosciuta come città turistica: abbiamo dato un’identità chiara alla nostra città per lo sviluppo turistico, e ringrazio gli assessori che hanno lavorato molto affinché questo obiettivo potesse essere raggiunto, con tante iniziative e manifestazioni, molte delle quali sono di livello nazionale e internazionale. Abbiamo turisti che arrivano per lo più dalla Germania, dalla Polonia, dagli Stati Uniti, dalla Romania, dalla Francia, dal Regno Unito, dal Belgio, dal Canada, dalla Svizzera, dalla Repubblica Ceca, dai Paesi Bassi e dalla Lituania e per questo dobbiamo sottolineare il ruolo dell'aeroporto, che è esploso. L’elemento determinante sono certamente le manifestazioni di ogni genere, ma va anche detto che Pescara è una città molto più accogliente rispetto al passato e veleggia a livelli altissimi. Credo che da questi dati emerga anche un aspetto positivo per l’economia della città».
L’obiettivo è chiaro, per il sindaco: «Puntiamo a essere la prima città turistica d’Abruzzo. Stiamo lavorando per questo e oggi le presenze ci confortano». Al suo fianco, l’assessore al Turismo Zaira Zamparelli che, raggiante come tutti gli altri al tavolo, fa due promesse. La prima: «Dialogare sempre più anche con le attività commerciali, con le attività del food e con gli imprenditori del settore per offrire un servizio migliore a tutti quelli che vengono a Pescara». E la seconda, più un auspicio che una promessa: «Riuscire, con la Regione, a portare sempre più collegamenti aerei».
Poi sono gli assessori agli Eventi e allo Sport, Alfredo Cremonese e Patrizia Martelli, a prendersi un po’ di meriti. Ed ecco Cremonese che ringrazia il sindaco «per aver puntato sulla vocazione turistica da sei anni, con il marchio di fabbrica della Bandiera Blu che prima la città non aveva mai avuto, e per il nuovo corso Umberto». E subito dopo: «Soprattutto abbiamo puntato sugli eventi di ogni tipo: culturali, sportivi, canori, combattendo con l’opposizione per far capire ogni volta che i fondi per gli eventi sono ben spesi perché, oltre a produrre un ritorno economico diretto, grazie a migliaia di presenze, hanno un effetto diretto anche sulla promozione della città».
Martelli cita gli Europei master di beach volley che a maggio «hanno portato 1.500 persone» per ricordare gli eventi nazionali e internazionali «che ospitiamo da sei anni promuovendo il turismo sportivo». E sottolinea: «Puntiamo sullo sport ma anche sull’inclusione: ci siamo candidati per i Mondiali di basket sordi e tra un mese ospiteremo un evento internazionale di karate e poi di judo».
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