Micropolveri, livelli massimi superati nella settimana di Natale

Il punto più critico si è registrato in viale Bovio, lievi miglioramenti solo con i negozi chiusi Il Comune: niente chiusure al traffico o targhe alterne, si continua con il lavaggio delle strade

PESCARA. Durante le feste natalizie i pescaresi hanno respirato veleni. I valori delle micropolveri, i micidiali inquinanti che se inalati a lungo possono creare seri problemi ai polmoni, sono schizzati di nuovo alle stelle. La situazione è lievemente migliorata quando i negozi sono rimasti chiusi, forse perché si è ridotto il numero di auto in circolazione. Ma resta l’allarme in viale Bovio, dove i livelli di inquinamento sono rimasti elevati anche nel giorno di Natale.

Ecco, in sintesi, la situazione registrata dalle centraline dell’Arta che monitorano l’inquinamento atmosferico in alcune zone della città. L’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente ha provveduto ad inviare dei rapporti al sindaco Albore Mascia per segnalare i valori troppo alti delle micropolveri. «Il valore del Pm10 (le micropolveri, ndr)», si legge in uno dei documenti dell’Arta inviati al primo cittadino, «misurato nelle stazioni di teatro D’Annunzio, piazza Grue, via Firenze, via Sacco e viale Bovio è stato superiore al valore limite per la protezione della salute umana, fissato dall’anno 2005 in 50 microgrammi per metro cubo».

Ma l’unico provvedimento che l’amministrazione comunale ha adottato sinora per cercare di abbattere i valori delle polveri nell’aria è stato il lavaggio delle strade per due volte alla settimana. A detta dell’assessore al traffico Berardino Fiorilli questo metodo sta funzionando e perciò si andrà avanti in questo modo. Quindi, niente chiusure al traffico, o targhe alterne. Ma i dati indicati dall’Arta restano comunque preoccupanti. La situazione peggiore si è registrata il 21 dicembre, nel pieno dello shopping natalizio. I valori delle micropolveri sono stati elevatissimi ovunque: 75 microgrammi per metro cubo al teatro D’Annunzio; 80, in piazza Grue; 83, in via Firenze; addirittura 95, in via Sacco. Il record è stato in viale Bovio, dove la centralina ha segnato 100 microgrammi per metro cubo, cioè il doppio del limite massimo consentito dalla legge per garantire la salute dei cittadini.

I livelli altissimi delle micropolveri sono andati avanti anche nei giorni successivi. Il 22 dicembre, i microgrammi per metro cubo registrati sono stati 76; il 23 dicembre, 69; il 24, alla vigilia di Natale, 65; il 25, 59. Poi, il 26 e il 27, i valori sono scesi fortunatamente sotto i limiti.

«Segno che il lavaggio dei principali assi stradali ha cominciato a sortire i propri effetti sull’abbattimento delle polveri», ha osservato Fiorilli, «un risultato che ci rinfranca, ma non ci consente di abbassare la guardia, perché l’inverno è ancora lungo e soprattutto ci attendono per fine mese e inizi di febbraio giorni di grande gelo, che automaticamente imporranno alle famiglie l’accensione prolungata degli impianti con il rischio di nuovi rialzi delle micropolveri nell’aria».

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