Montesilvano al centrodestra: Maragno è il nuovo sindaco. Batte Ruggero con 1.198 voti di scarto. "Lavorerò per tutti"

Il candidato della coalizione di centrodestra con 9.534 voti (53,35 per cento) ha soffia al centrosinistra lo scranno principale del Comune

MONTESILVANO. «Ringrazio chi mi ha votato, ma anche a coloro che non lo hanno fatto garantisco che sarò il sindaco di tutti». Queste le prime parole da sindaco di Francesco Maragno, il candidato della coalizione di centrodestra che con 9.534 voti (53,35 per cento) ha soffiato lo scranno principale del Comune al suo avversario del centrosinistra Lino Ruggero, fermo a 8.336 preferenze. Un risultato determinato da appena 18.294 votanti su 41.497 aventi diritto che hanno fatto registrare un’affluenza pari al 44,09 per cento, in netto calo rispetto al primo turno quando ad esprimere la propria preferenza era stato il 70 per cento degli elettori. Nonostante Ruggero abbia recuperato lo svantaggio della prima tornata elettorale, tuttavia, questo non è bastato a impedire a Maragno di conquistare le chiavi del municipio: Montesilvano torna al centrodestra dopo la parentesi di Di Mattia durata appena 19 mesi.

Il verdetto definitivo è stato festeggiato da centinaia di simpatizzanti che hanno affollato il comitato elettorale di corso Umberto dove, poco dopo la mezzanotte, ha fatto il suo ingresso trionfale il neo primo cittadino. Tra applausi, abbracci, brindisi, fuochi d’artificio e qualche lacrima di gioia – prime fra tutti quelle del suocero Raffaele Di Giovanni – è iniziata così l’avventura di Maragno che, visibilmente emozionato, ha espresso la gioia per un risultato arrivato dopo «una campagna elettorale molto lunga, dura e penetrante sul territorio. Ora ci godiamo questo risultato», ha sottolineato, «ma da subito iniziamo subito a corciarci le maniche e a risolvere i problemi dei cittadini». Tra le priorità ricordate dal nuovo sindaco: risolvere l’emergenza rifiuti, rendere la città più sicura e rilanciare il turismo. Ma qual è l’identikit del nuovo primo cittadino di Montesilvano? Quarantadue anni, ispettore della guardia di finanza a Teramo, Maragno è originario di Matera (Basilicata) ma da anni vive a Montesilvano colle con la moglie Cristina Di Giovanni, figlia del noto costruttore locale, e i due figli Raffaele ed Emanuela. Ex giocatore di basket, appassionato di fotografia, il nuovo sindaco vanta poi un curriculum formativo davvero invidiabile con tre lauree – in Giurisprudenza, Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, ed Economia e Management – un’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e una qualifica da avvocato penalista, un dottorato di ricerca in Management dell’Innovazione e un master di specializzazione in Diritto del Lavoro, Contenzioso del Lavoro e Relazioni sindacali. A tutt’oggi è cultore della materia e assistente universitario in Diritto del Lavoro alla facoltà di Scienze manageriali dell’università d’Annunzio di Chieti-Pescara. Autore di un libro dal titolo «Il personale negli enti locali», Maragno ha già avuto esperienze amministrative come consigliere comunale. A cominciare dal 2007 quando, eletto nelle file della maggioranza con il Pdl (insieme alla moglie Cristina) a sostegno del sindaco Pasquale Cordoma, è poi passato subito dopo all’opposizione dove è rimasto per i 5 anni di consiliatura. Nel 2012, invece, Maragno è stato candidato sindaco al primo turno con la compagine civica Polo dell’Alternativa, ottenendo il 19 per cento dei consensi, e si è poi apparentato con il centrodestra a sostegno della candidata Manola Musa al secondo turno, ottenendo un posto da consigliere di opposizione. È stato, infine, tra i 13 consiglieri dimissionari che il 16 febbraio scorso hanno decretato la caduta dell’amministrazione Di Mattia e il ritorno anticipato alle urne.

A partire da questa settimana per Maragno si apriranno le porte dell’ufficio al primo piano di piazza Diaz, quello dedicato al sindaco dove il finanziere ha garantito che inizierà a lavorare già da oggi per risolvere i tanti problemi lamentati dai cittadini. «Sogno una Montesilvano accogliente, solidale e viva», ha dichiarato il neo sindaco, «e la immagino, tra 10 anni, come la città dove mio figlio può trascorrere un pomeriggio con gli amici e dove mia figlia può crescere senza paure».

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