Montesilvano, caccia ai voti dei grillini e di 12 mila astenuti

Il ballottaggio: le coalizioni cercano i numeri per la vittoria Il Movimento 5 Stelle vale più di 5mila preferenze, 1.270 schede bianche e nulle

MONTESILVANO. Sono 41.497 gli elettori di Montesilvano ma, al primo turno dello scorso 25 maggio, soltanto 28.890 hanno votato. Significa che da oggi fino a domenica prossima, giorno del ballottaggio con i seggi aperti dalle 7 alle 23, sarà caccia ai voti di quei 12.607 residenti, quasi uno su 4, che si sono rifiutati di scegliere il nuovo sindaco. Sono un partito gli astenuti di Montesilvano e se decidessero di mettersi tutti d’accordo potrebbero quasi eleggere un sindaco da soli: valgono più dei voti raccolti da Francesco Maragno, candidato del centrodestra da 12.148 preferenze alla prima tornata. Maragno e Lino Ruggero, candidato del centrosinistra, sono lontani 4.045 voti. Una distanza che fa capire la corte del centrosinistra ai grillini fino alla proposta dell’ex consigliere Pd Paolo Talanca di dare proprio al Movimento 5 Stelle la presidenza del consiglio comunale: il candidato grillino Manuel Anelli ha preso 5.321 voti ma ha già annunciato che non appoggerà né Maragno né Ruggero.

Con il partito degli astenuti che è il primo della città e i voti dei grillini a disposizione, la partita per il nuovo sindaco è ancora aperta. Ruggero conta sull’effetto traino dell’elezione di Luciano D’Alfonso a presidente della Regione Abruzzo. E poi lo stesso Ruggero, dopo l’apparentamento, può contare anche sull’appoggio dell’ex sindaco Attilio Di Mattia che ha raccolto 1.156 voti. Con questi dati, Ruggero cerca la rimonta: al ballottaggio del 2012, Manola Musa del centrodestra riuscì a recuperare parte del distacco con Di Mattia e, alla fine, perse per soli 1.474 voti.

Quando le distanze si accorciano, diventa rilevante anche un altro partito di Montesilvano: quello che, due settimane fa, a votare ci è andato ma ha scelto di protestare nell’urna con le schede bianche (455) o scrivendo messaggi contro lo politica (815): messe insieme, le schede bianche e quelle nulle fanno 1.270 preferenze, più di quelle di Di Mattia e quasi il doppio dei voti presi da Lorenzo Colazzilli dall’Altracittà, la lista di Rifondazione comunista.

Una sfida lunga altri tre giorni: teoricamente, tra astenuti, grillini, schede bianche e nulle, in giro ci sono quasi 20 mila voti (19.198) capaci di sovvertire ogni pronostico.

Maragno, finanziere di 42 anni, due figli, è sostenuto da 7 liste: Forza Italia, Montesilvano in Comune, Ncd/Udc, Vita di quartiere, Fratelli d’Italia, Montesilvano Futura e Progetto Montesilvano. Ruggero, imprenditore del settore funebre, 36 anni e 4 figli, è appoggiato da 4 liste – Pd, Abruzzo Civico, Montesilvano Democratica, Scegli Montesilvano – oltre a Montesilvano che Vogliamo di Di Mattia.

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