Montesilvano, Cantagallo al processo Ciclone"Pressioni da Zupo per fare assumere la moglie"

Monologo di 43 minuti dell'ex sindaco Pd: "L'allora capo della mobile venne in Comune per fare in modo che la moglie fosse assunta come comandante dei vigili urbani". Poi parla della relazione con la donna: "Un errore"

PESCARA. Ha parlato per la prima volta al processo Ciclone l'ex sul sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo. Un monologo di 43 minuti per sostenere che l'ex capo della squadra mobile Nicola Zupo, l'investigatore che guidò le indagini sul presunto malaffare di Montesilvano, non poteva farlo. "Zupo nel 2004", ha detto Cantagallo in aula, "venne in Comune per fare in modo che la moglie fosse assunta come comandante dei vigili urbani".

E poi Cantagallo  ha parlato di un rapporto con la moglie dell'investigatore: "è stato un errore per me, per la mia famiglia, per la città di Montesilvano. un errore del quale sto pagando ancora le conseguenze". Cantagallo ha denunciato che una conversazione intercettata tra lui stesso e la moglie di Zupo e' sparita dai computer della procura. Il processo adesso e'  in pausa e riprenderà nel pomeriggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA