Montesilvano, sgombero forzato per il palazzo a rischio crollo

Il Comune manda forze dell'ordine e Servizi sociali in via Leopardi affinché sia esecutiva  l'ordinanza firmata il 13 maggio. Chiuse anche le attività commerciali al piano terra davanti alle quali nel frattempo si sono svolte manifestazioni pubbliche. Il sindaco: "Dispiace per chi ha perso lavoro"

MONTESILVANO. E' scattato questa mattina lo sgombero "forzato", con le forze dell'ordine, per il palazzo di via Leopardi a Montesilvano quasi due mesi dopo l'ordinanza con la quale il Comune intimava a tutti gli inquilini e alle attività commerciali di lasciare i locali a causa del rischio crollo dell'edificio. Nel frattempo tuttavia si sono svolte manifestazioni pubbliche sotto lo stesso palazzo.

Il sindaco Ottavio De Martinis in una nota fa notare come l’ordinanza firmata circa due mesi fa "intimava all’amministratore del condominio “Riviera”, Giuseppe Cellini di provvedere immediatamente, sotto la direzione di un tecnico abilitato, alla realizzazione di tutte le opere di messa in sicurezza provvisoria del fabbricato". "L’ordinanza", sottolinea De Martinis, " non è stata rispettata da parte del condominio “Riviera” e a questo punto l’amministrazione comunale si sostituirà, provvedendo in danno del condominio, alle opere di messa in sicurezza stabilite nell’ordinanza".

l sindaco aggiunge che lo scorso 13 maggio non ha purtroppo potuto esimersi dall’emanare lo sgombero perché "la relazione pervenuta aveva evidenziato uno stato di fatto, che da sola comportava il venir meno dell’agibilità dell’edificio". E continua: "A maggio in particolare avevo chiesto lo sgombero immediato delle famiglie residenti e dei locali commerciali, la messa in sicurezza dell’edificio e delle verifiche aggiuntive in modo da avere certezze sul futuro della palazzina, ma a oggi non è stata rispettata in nessun punto l’ordinanza. Dispiace in modo particolare per tutte le persone coinvolte, comprese le attività commerciali al piano terra e i loro dipendenti, ma lo sgombero effettuato dalle forze dell’ordine è stato purtroppo un atto dovuto. Abbiamo provveduto ad inviare immediatamente gli assistenti sociali dell’Azienda Speciale, che si stanno accertando delle condizioni di fragilità di alcuni residenti”.