Mozione di sfiducia a Di Quinzio

L'Italia dei valori chiede al Pd una presa di posizione trasparente
FRANCAVILLA. L'Idv presenta una mozione di sfiducia al sindaco Nicolino Di Quinzio per fare chiarezza sulle ambigue alleanze politiche. I dipietristi intendono mettere alle strette gli uomini del Pd, già alleati della coalizione di centrosinistra, costringendoli a una presa di posizione trasparente. Per essere discussa in consiglio, la mozione ha bisogno delle firme di 8 consiglieri, ma l'Idv può contare solo su 2. Le motivazioni alla base della mozione di sfiducia sono state illustrate ieri dal coordinatore regionale e senatore Idv, Alfonso Mascitelli, dal segretario cittadino Mario Giangiacomo, dai consiglieri Lucrezio Paolini e Francesco Lando e dall'ex vice sindaco Massimiliano Di Pillo.
«In questi 2 anni e 4 mesi, il programma della coalizione di centrosinistra è stato disatteso, deludendo le aspettative degli elettori», ha rilevato Giangiacomo, «La politica mercificata e la città mortificata. La piscina è stata messa in vendita e si sono persi Bandiera blu, Mostra del fiore e Premio Russo. Il sindaco ha disertato l'ultima cerimonia del Premio Michetti. L'Idv non vuole più partecipare a questo degrado».
«Negli ultimi due consigli comunali è accaduto un fatto gravissimo: la nuova maggioranza allargata a Forza Francavilla si è mostrata pronta a votare un pacchetto urbanistica dall'impatto devastante, ma non ad appoggiare il rinvio; così come non ha votato il riconoscimento di un debito fuori bilancio», ha aggiunto Paolini, «E' arrivato il momento che emergano chiare le posizioni dei singoli in consiglio comunale». «Vedremo chi è pronto a firmare», ha rimarcato Di Pillo.
«Quello che sta avvenendo a Francavilla è uno dei più gravi e deleteri esempi di trasformismo politico, costruito attorno a gruppi di interessi economici», ha rincarato Mascitelli. «Parlare di laboratorio politico è la più grande truffa nei confronti dei cittadini che hanno votato il centrosinistra e il cambiamento, e che invece si ritrovano gli stessi che avevano amministrato in precedenza, responsabili dello scempio della città. Il sindaco ha fatto la scelta di galleggiare e non si può pretendere che si sgonfi da solo il salvagente. Il nostro appello è essenzialmente rivolto al Pd, per una scelta chiara e forte di rinnovamento. Francavilla è per noi il simbolo della ricostruzione del nuovo centrosinistra a livello regionale», ha aggiunto il senatore, facendo intendere che la partita delle alleanze per le elezioni del 2011 in importanti città abruzzesi, si gioca tutta su Francavilla.
«Vogliamo un nuovo centrosinistra per recuperare la fiducia degli elettori abruzzesi. Andremo avanti su questa linea come un'armata macedone», ha concluso Mascitelli. Nel frattempo, il presidente del circolo locale Mario Di Felice, smentisce le voci che vedrebbero il Pdl pronto a correre in sostegno dell'attuale maggioranza. «Il Pdl intende rispettare il voto degli elettori che l'ha voluto in minoranza, e lì resterà».
«In questi 2 anni e 4 mesi, il programma della coalizione di centrosinistra è stato disatteso, deludendo le aspettative degli elettori», ha rilevato Giangiacomo, «La politica mercificata e la città mortificata. La piscina è stata messa in vendita e si sono persi Bandiera blu, Mostra del fiore e Premio Russo. Il sindaco ha disertato l'ultima cerimonia del Premio Michetti. L'Idv non vuole più partecipare a questo degrado».
«Negli ultimi due consigli comunali è accaduto un fatto gravissimo: la nuova maggioranza allargata a Forza Francavilla si è mostrata pronta a votare un pacchetto urbanistica dall'impatto devastante, ma non ad appoggiare il rinvio; così come non ha votato il riconoscimento di un debito fuori bilancio», ha aggiunto Paolini, «E' arrivato il momento che emergano chiare le posizioni dei singoli in consiglio comunale». «Vedremo chi è pronto a firmare», ha rimarcato Di Pillo.
«Quello che sta avvenendo a Francavilla è uno dei più gravi e deleteri esempi di trasformismo politico, costruito attorno a gruppi di interessi economici», ha rincarato Mascitelli. «Parlare di laboratorio politico è la più grande truffa nei confronti dei cittadini che hanno votato il centrosinistra e il cambiamento, e che invece si ritrovano gli stessi che avevano amministrato in precedenza, responsabili dello scempio della città. Il sindaco ha fatto la scelta di galleggiare e non si può pretendere che si sgonfi da solo il salvagente. Il nostro appello è essenzialmente rivolto al Pd, per una scelta chiara e forte di rinnovamento. Francavilla è per noi il simbolo della ricostruzione del nuovo centrosinistra a livello regionale», ha aggiunto il senatore, facendo intendere che la partita delle alleanze per le elezioni del 2011 in importanti città abruzzesi, si gioca tutta su Francavilla.
«Vogliamo un nuovo centrosinistra per recuperare la fiducia degli elettori abruzzesi. Andremo avanti su questa linea come un'armata macedone», ha concluso Mascitelli. Nel frattempo, il presidente del circolo locale Mario Di Felice, smentisce le voci che vedrebbero il Pdl pronto a correre in sostegno dell'attuale maggioranza. «Il Pdl intende rispettare il voto degli elettori che l'ha voluto in minoranza, e lì resterà».