Mutui, bonus tv e fiscalità: le novità del Milleproroghe

Dal sostegno alle famiglie agli aiuti alle imprese: ecco le misure più rilevanti
Pronto il decreto Milleproroghe. Dai bonus edilizi alle novità relative al mondo del lavoro, dal sostegno alle famiglie agli aiuti alle imprese, molte le novità contenute nel testo. La prima versione del Decreto è stata approvata dal Senato il 15 febbraio 2023, con modifiche sostanziali rispetto alla bozza di dicembre scorso. Vediamo le misure più rilevanti contenute nel documento che verrà approvato, in via definita, il 27 febbraio.
CESSIONE DEL CREDITO
La cessione del credito slitta a marzo 2023. Entro il 31 marzo è ancora possibile comunicare, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, la volontà di usufruire di questa alternativa per recuperare parte degli investimenti già sostenuti sugli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle proprie case, a lavori già avviati. Per quelli in fase di avviamento è appena arrivato lo stop dal Governo. La cessione del credito resta valida per i lavori di ristrutturazioni già avviati e per chi ha già richiesto il Superbonus 110%, il bonus ristrutturazione con una detrazione fino al 50% dell’Irpef fino ad un massimo di 96.000 euro, il bonus condizionatori e l'ecobonus. In quest'ultimo caso, la detrazione che spetta in dichiarazione dei redditi è del 50%, su una spesa massima di 60.000 euro per abitazione. In alternativa, entro marzo è ancora possibile richiedere lo sconto diretto in fattura per i lavori già avviati di riqualificazione dei propri immobili. Niente proroga, invece, per il Superbonus finalizzato alla riqualificazione delle villette.
PRIMA CASA
Posticipata al 30 giugno la possibilità di richiedere la garanzia massima dell’80%, a valere sul Fondo di garanzia dello Stato per l’accensione di mutui destinati a categorie prioritarie, con particolari requisiti di reddito ed età. Inoltre, il decreto Milleproroghe dà il nullaosta all'utilizzo dell’aliquota agevolata senza alcuna scadenza, sull’imposta di registro per l’acquisto della prima abitazione. Sono slittati i termini per il trasferimento della residenza della propria abitazione, da 18 a un massimo di 37 mesi; per riacquistare la casa dopo l’alienazione dell’immobile acquistato con il bonus prima casa, e completare il passaggio di proprietà, da un anno a un massimo di 2 anni e 7 mesi e per ottenere un credito d’imposta, in caso di riacquisto dell’immobile, a favore del nuovo acquirente, entro un anno.
BONUS TV
Non è stato prorogato nei termini finora previsti. Potranno usufruirne, entro il 31 dicembre 2023, solo per gli enti del Terzo settore per l'acquisto di dispositivi idonei alla ricezione di programmi televisivi secondo i nuovi standard, ad un prezzo non superiore ai 30 euro.
IMPRESE E FAMIGLIE
Arriva un’ulteriore novità sull'Iva per le imprese, che avranno tempo fino al 1° gennaio 2024 per inviare i dati sulle operazioni effettuate giornalmente, attraverso metodi di pagamento tracciabili. È stato prorogato al 2024 anche l’obbligo di fatturazione elettronica per il personale sanitario. Per le famiglie, il Parlamento ha approvato l’estensione da 12 a 24 mesi del termine di scadenza per il Family Act, ovvero di tutti quegli interventi in favore delle coppie con figli. Tra questi, l’assegno unico universale nel 2023 e il rafforzamento dei congedi parentali per i lavoratori dipendenti.
SMART WORKING
I lavoratori fragili, pubblici e privati, potranno lavorare in smart working fino al 30 giugno 2023, anziché fino a marzo. I dipendenti del settore privato, inoltre, potranno optare per il lavoro agile anche se genitori di figli fino a 14 anni. Inoltre, il testo dell’emendamento posticipa per il biennio 2024-2025, il contratto di espansione che favorisce il ricambio generazionale all’interno delle grandi aziende. La misura incentiva l’esodo anticipato dal lavoro di 5 anni di chi è prossimo alla pensione e l’assunzione di personale giovane. Le aziende che si impegnano ad assumere almeno un lavoratore ogni tre anni possono versare meno indennità con il supporto Inps per 12 mesi. Inoltre, se il 50% dei lavoratori è al di sotto dei 35 anni, il sostegno per l’impresa dura 24 mesi. Sempre in ambito lavorativo, vengono prorogati dal 2024 al 2025 gli interventi di riduzione oraria e integrazione salariale per 18 mesi e, per determinate categorie di lavoratori in aziende con almeno 50 dipendenti. I contratti di somministrazione a tempo determinato possono durare fino 3 anni invece di 24 mesi. Rifinanziato con 230 milioni il fondo nuove competenze per la formazione specifica del personale.
TREGUA FISCALE
Viene esteso, fino al 31 marzo, il termine per dichiarare l’opposizione allo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro (dal 1°gennaio 2000 al 31 dicembre 2015) previsto inizialmente dalla legge di Bilancio entro il 31 gennaio 2023, da parte di enti pubblici come i Comuni, e per adottare disposizioni sullo stralcio in maniera completa, annullando l’intera somma dovuta oltre agli interessi e le sanzioni, da parti di enti non statali. È arrivata anche la proroga fino al 31 dicembre 2024 per le concessioni balneari.
ROTTAMAZIONE QUATER
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito chi può accedere alla Rottamazione Quarter nel 2023: tutti possono beneficiare della nuova tregua fiscale, prevista dalla legge di Bilancio 2023. In particolare, chi non è riuscito a inviare la domanda per la Rottamazione ter, chiusa alla fine dell’anno scorso, e deve ancora saldare i carichi di riscossione affidati all’agente dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Rientrano nella nuova pace fiscale anche i cittadini che, nei primi giorni di dicembre, hanno tentato di pagare i debiti rimanenti, ma a causa di un malfunzionamento del servizio online dell’Agenzia delle Entrate, non ci sono riusciti. Le domande per la definizione agevolata delle cartelle possono essere inviate entro il 20 aprile prossimo e la prima rata (o la rata unica) deve essere saldata il 31 luglio 2023.
RIDUZIONE CONTRIBUTI INPS.
Per le partite Iva a regime forfettario, artigiani e commercianti, scatta la riduzione dei contributi Inps. Riduzione che va richiesta all’ente previdenziale entro il 28 febbraio 2023. La riduzione è riservata ai lavoratori autonomi con partita Iva a regime agevolato forfettario, con riduzione al 35% dei contributi, per l’anno 2022. I soggetti che hanno cominciato una nuova attività autonoma con Partita Iva agevolata come artigiani e commercianti, possono procedere alla richiesta per l’anno in corso, e la domanda può essere presentata una volta per tutto il periodo di lavoro.
SPESE UNIVERSITARIE
Per quest'anno è detraibile il 19% delle spese universitarie. La detrazione spetta per le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria, corsi universitari di specializzazione, corsi di perfezionamento, master universitari, corsi di dottorato di ricerca, Istituti tecnici superiori e corsi nei conservatori di musica. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione fiscale del 19% è pari a 2.633 euro annui.
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