I consiglieri regionali e comunali del centrosinistra durante la conferenza stampa sul caso Naiadi

PESCARA

Naiadi sempre chiuse e nel degrado, il Pd: "Ecco perché"

I risultati dell'accesso agli atti sulla procedura seguita dalla Regione: "Iter irregolare per affidare l'impianto alla società sportiva, tra l'altro a zero spese e senza affitto"

PESCARA. La procedura seguita per dare le Naiadi in gestione temporanea (4 mesi) è irregolare, l'impianto sportivo resta chiuso a meno che la Regione non trovi un dirigente kamikaze che si assuma la responsabilità di firmare. E' quanto emerso dalla conferenza stampa indetta dal Pd sul caso Naiadi dopo aver avuto l'accesso agli atti sull'iter.

Per il centrosinistra quanto promesso, comunicato e diffuso dalla Regione sulla prossima riapertura della struttura (piscine, palestre, campi di calcio) di sua proprietà sulla riviera, è un bluff.

Il consigliere regionale Antonio Blasioli ha detto che l'ex Aric (agenzia regionale di informatica e committenza oggi Areacom) non aveva alcuna competenza per procedere all'aggiudicazione per quattro mesi dell'impianto, tuttora chiuso e nel degrado, alla società Club acquatico Pescara. "Quindi", ha aggiunto", dobbiamo pensare che non ci sarà alcuna convenzione a meno che la Regione, nella fattispecie il presidente della giunta Marsilio e il presidente del Consiglio Sospiri non trovino un kamikaze amministrativo disposto a farlo".

Alla conferenza-denuncia hanno partecipato Silvio Paolucci (consigliere regionale pd) e i consiglieri comunali del centrosinistra.

Dubbi anche sulla lettera della Regione sulla gestione provvisoria: "Abbiamo scoperto che non solo che il Cub acquatico non pagherà alcuna corrispettivo d'affitto (previsto invece in 50mila euro l'anno nel bando ventennalel), ma anche che tutte le spese di acqua, luce e gas saranno a carico della Regione Abruzzo". "Questo aspetto, sconcertante", hanno continuato i rappresentanti del Pd, "si lega all'individuazione di un unico soggetto, il Club acquatico, che è avvenuta  sulla base di una semplice comunicazione, arrivata oltre il termine del 31 luglio alle ore 12, con la quale la società sportiva diceva che  era semplicemente interessata alla proroga di quel termine, e non quindi alla presentazione di una domanda".

Alla luce di quanto emerso il Pd desume che, a differenza di quanto diffuso dalla Regione, prima del 18 settembre la data cioé in cui scade il bando ventennale, "non ci sarà alcuna novità e le Naiadi restano chiuse". "Nel frattempo", conclude Blasioli, " atleti e sportivi sono costretti a spostarsi altrove a condizioni onerose, molti non si possono allenare e ci sono i dipendenti che aspettano di essere chiamati".