Nell’arsenale della Corea del Nord anche armi chimiche

PECHINO. L'ultimo test nucleare, il sesto, presentato come un ordigno all'idrogeno per un supermissile intercontinentale, aggiunge un altro pezzo all'arsenale della Corea del Nord, impegnata dagli...
PECHINO. L'ultimo test nucleare, il sesto, presentato come un ordigno all'idrogeno per un supermissile intercontinentale, aggiunge un altro pezzo all'arsenale della Corea del Nord, impegnata dagli anni '90 in una corsa agli armamenti sul fronte atomico e delle tecnologie missilistiche. Il vettore del 29 agosto, volato sul Giappone finendo nel Pacifico, è il primo disegnato per il lancio di una testata atomica. Sul fronte balistico, l'inizio è del 1986 con gli Scud sovietici, quando al potere c'era Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader. Il 2017 ha registrato finora 22 lanci, in base al Center for Strategic & International Studies, oltre i 21 record del 2016. La minaccia nordcoreana si materializza principalmente con l'incubo di 20 ordigni nucleari. I numeri dell'intelligence sudcoreana sono prudenziali dato che l'Institute for Science and International Security ha ipotizzato che a fine 2016 il Nord avesse 33 kg di plutonio, 175-645 kg di uranio arricchito e 13-30 testate nucleari pronte. Migliaia i missili a disposizione: tipo Cruise di gittata pari a 150-260 km, balistici a breve raggio da 150-1.000 km e di medio raggio da 1-1.500 km. Ci sono anche i Taepodong-2/Unha-3 da 4-15.000 km usati come razzi nel 2009 per la messa in orbita del «primo satellite», forse una semplice scatola di ferro. Altro capitolo sono i missili balistici a lancio sottomarino: «38 North», think tank Usa, ha ipotizzato una versione avanzata del Pukguksong-1: un vettore provato dal 2016 che potrebbe essere l'opzione più subdola per l'attacco nucleare. Le forze armate contano su oltre 1,2 milioni di effettivi: è il quarto esercito più grande al mondo, fatto da 19 corpi d'armata più uno di forze speciali. Ci sono 3,5 milioni di uomini e donne della Milizia, con un numero pari di riservisti. L'esercito dispone di 7.000 tra carri armati e blindati/corazzati, oltre 25mila pezzi di artiglieria e 20mila lanciarazzi. Il 50-60% è schierato nei 100 km dal confine del 38/mo parallelo e il Nord sarebbe in grado di sparare su Seul 2.700 colpi d'artiglieria al minuto. La Marina ha una flotta nel Mar Giallo e una nel Mar del Giappone: 4 vecchie corvette lanciamissili e 30-50 motocannoniere. Incerto il numero di sottomarini ex Urss, numerosi i sommergibili costieri. I 200.000 soldati delle Forze Speciali hanno una Marina tutta loro, oltre all'unità di missili balistici, il fiore all'occhiello. Debole l'aviazione. L’ arsenale chimico e batteriologico ha 5.000 tonnellate lanciabili con artiglieria, razzi e bombe aeree, prodotti da otto siti dove ci sarebbero antrace, salmonella, febbre gialla, emorragica, tifo e colera. (A.F.)