Nella proposta del Comune case, negozi e piste ciclabili

15 Ottobre 2012

PESCARA. Tutto da rifare con il Piano particolareggiato 2, presentato dall’amministrazione comunale appena quattro mesi fa. Quel Piano che ridisegna l’intera area golenale e portuale di Porta Nuova è...

PESCARA. Tutto da rifare con il Piano particolareggiato 2, presentato dall’amministrazione comunale appena quattro mesi fa. Quel Piano che ridisegna l’intera area golenale e portuale di Porta Nuova è stato stravolto ora dal progetto di Pescaraporto. Ecco, invece, cosa vorrebbe realizzare il Comune in quella zona della città.

Innanzitutto, una lunga pista ciclabile immersa nel verde lungo la sponda nord e quella sud del fiume. La prima, dovrebbe insinuarsi nel futuro parco delle Dune, localizzato nell'area della Madonnina; la seconda, all'interno dell'area ex Di Properzio, dove è prevista una volumetria residenziale, per il 90 per cento destinata a edilizia residenziale popolare e convenzionata. Ma il fulcro dello sviluppo è previsto lungo la riviera sud, dall'area dell'ex Cofa sino al centro Paolo VI, dove sono indicate le strutture turistico-ricettive-alberghiere e direzionali, dunque negozi, uffici e parcheggi al coperto, contenuti all'interno delle dune verdi.

Entrando nel dettaglio del Piano, si scopre poi che ci sono tre subambiti, A, B e C. Il subambito A è quello che corre lungo le sponde del fiume, lungo gli argini. Qui, come da Prg, non è prevista alcuna volumetria, al fine di lasciare spazi liberi per il rischio di eventuali esondazioni. Sono segnalati, invece, verde e piste ciclabili. Il subambito B è compreso tra via Doria, via Magellano e l'area ex Di Properzio. Lì, si dovrebbe concentrare la superficie fondiaria: il 50 per cento della superficie destinata a direzionale, ossia uffici, e terziario, ovvero negozi; il 50 per cento a residenziale e, di tale 50 per cento, il 90 per cento dedicato a edilizia Erp o House sociale. All'interno di questa area c'è anche la quota edificatoria del Comune. Nell'area sono previsti 6 fabbricati, di cui uno alto 50 metri al massimo, cioè 16 piani; gli altri cinque sono indicati con un'altezza massima di 30 metri, ossia 10 piani. E in tale subambito è prevista anche la costruzione di una scuola, oltre che le aree di cessione. Infine, c'è il subambito C, che si sviluppa lungo il litorale, compreso tra il porto turistico sino al centro Paolo VI. In tale superficie è prevista una capacità fondiaria commerciale, direzionale, alberghiero, ricettivo-turistica, da sviluppare con 4 fabbricati, di cui uno, più vicino al porto turistico, alto 50 metri e 3 alti massimo 30 metri. Il comparto C è considerato il luogo strategico del Piano particolareggiato, ove si concentra la maggior parte delle dimensioni e con destinazione pubblica. Il Piano prevede, infine, la realizzazione delle dune artificiali per nascondere i parcheggi pubblici.