"Neonazisti picchiano due giovani"

Acerbo denuncia: aggressione per un concerto

PESCARA. Un gruppo di giovani di estrema destra avrebbe aggreddito altri coetanei di fronte a un locale che ospita concerti rock. La denuncia arriva dal consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, che racconta di essere stato contattato sul suo profilo facebook dai giovani.

«Alcuni ragazzi», spiega Acerbo, «mi hanno raccontato attraverso facebook di una violenta aggressione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato a Pescara. Un gruppo di giovani di estrema destra avrebbe aggredito altri giovani davanti a un locale dove si svolgono concerti rock. Gli aggrediti», dice ancora Acerbo, «sarebbero stati accusati, agli occhi di questi squadristi, di aver organizzato un concerto tributo a Joe Strummer, il leader dei Clash scomparso nel 2002. Scopo dell'intimidazione violenta sarebbe stata quella di dissuaderli dall'organizzare un concerto tributo a un rocker "comunista"». 

Ma quell'aggressione, sempre secondo il racconto di Acerbo, non sarebbe stata l'unica della notte. Il consigliere aggiunge ancora: «Dopo la rissa davanti al locale, lo stesso gruppo ha aggredito due ragazzi in piazza Unione e uno dei giovani aggrediti è stato ricoverato con una prognosi di trenta giorni». Sono stati gli stessi ragazzi a contattare Acerbo e a raccontare l'accauduto sulla sua bacheca del social network.

«Ho contattato la polizia e mi ha confermato la gravità delle lesioni», dice Acerbo. «Non è la prima volta che alle mie orecchie arrivano notizie relative ad aggressioni perpretate da un gruppetto di giovani ventenni di estrema destra ma, per il momento, non avevo trovato riscontri concreti. Potrebbero essere anche gli stessi che hanno per due volte dato alle fiamme la sede del partito. Episodi come questi non vanno sottovalutati, non è tollerabile che circolino gruppi che praticano la violenza ed è inquietante che i giovani non possano uscire di sera in un clima di serenità e sicurezza. Auspico che magistratura e forze dell'ordine indaghino su questi ambienti e che i responsabili vengano individuatio e puniti».

Infine, Acerbo conclude: «Invito il sindaco a porre la questione al tavolo sull'ordine pubblico e la sicurezza presso la prefettura».
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