Nuovo porto, ora ci sono i soldi: 60 milioni per completare i lavori 

Con l’ultimo finanziamento del governo è stata raggiunta la cifra per realizzare l’intero intervento Il presidente del consiglio regionale Sospiri: «Il primo lotto potrà partire all’inizio del prossimo anno» 

PESCARA. Il nuovo porto di Pescara ora può diventare realtà. Con l’ultimo finanziamento di 21,2 milioni di euro, assegnato nei giorni scorsi dal governo alla Regione, è stata raggiunta la cifra complessiva per realizzare l’intero progetto. A farlo presente è stato ieri il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri.
«Si tratta di un’opera attesa da 20 anni», ha affermato, «l’iter per arrivare a realizzare un nuovo scalo marittimo per bloccare l’inquinamento e limitare l’insabbiamento dei fondali con la deviazione del corso del fiume era partito con mio zio Nino Sospiri e con l’allora sindaco Carlo Pace. È poi proseguito con i sindaci che si sono succeduti, Luciano D’Alfonso, Luigi Albore Mascia, Marco Alessandrini e ora Carlo Masci, passando da me e dai presidenti di Regione Gianni Chiodi, D’Alfonso e ora Marco Marsilio. Finalmente c’è la possibilità di completare tutto l’intervento».
CI SONO I SOLDI. «Con il Piano regolatore portuale approvato abbiamo uno schema di progetto», ha spiegato, «questo prevede come prima fase l’apertura della diga foranea già realizzata, l’eliminazione del dente esterno a protezione di questa apertura, la deviazione dei moli per consentire al fiume di defluire al largo. La spesa complessiva per il nuovo porto è di circa 60 milioni finanziata inizialmente con il Masterplan della Regione, poi con il Cipe e ora tramite i fondi stanziati dal governo. Così, il progetto del nuovo porto di Pescara è completamente finanziato».
LAVORI NEL 2021. «Adesso», ha aggiunto Sospiri, «il primo lotto dei lavori può finalmente partire. Entro i prossimi giorni verrà pubblicata la gara d’appalto europea; a dicembre potrà essere assegnato l’intervento e nei primi mesi dell’anno prossimo potranno cominciare i lavori. Nel frattempo, si avvierà l’iter del secondo e terzo lotto per essere pronti a partire subito dopo la conclusione del primo».
IL PROGETTO. La prima fase prevede la realizzazione dei nuovi moli guardiani del tratto terminale del fiume. Poi, si procederà con la demolizione del tratto del molo guardiano esistente ricadente nel nuovo alveo del fiume. Con la terza fase si procederà alla deviazione del fiume verso destra mediante la realizzazione del nuovo molo guardiano. Si procederà poi alla realizzazione della darsena commerciale e del bacino riservato ai pescherecci.
L’obiettivo è quello di risolvere i problemi di inquinamento della costa causati ora dal deflusso del fiume verso il litorale nord; ridurre il fenomeno dell’insabbiamento dei fondali che limita o, addirittura, impedisce l’accesso e la manovra delle imbarcazioni con pescaggio abbondante; rilanciare lo scalo marittimo come opportunità per promuovere e sostenere progetti di sviluppo non solo turistico, ma anche commerciale.
Per questo motivo è stata prevista una nuova darsena commerciale che consenta, grazie ai fondali profondi, l’attracco di navi da crociera e di traghetti per i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Collegamenti interrotti da alcuni anni proprio a causa dei fondali insabbiati che impediscono alle imbarcazioni di poter entrare e uscire dal porto. Parallelamente alla realizzazione di questo progetto, è prevista anche una nuova viabilità per accedere allo scalo marittimo. Sono già stanziati dalla Regione 15 milioni di euro, in parte da utilizzare per l’allungamento dell’Asse attrezzato fino al porto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA