Opere pubbliche e private L'ultima parola al Comune

Primo via libera al nuovo regolamento sugli accordi di programma

PESCARA. Individuare, nell'ambito del piano regolatore, le aree su cui intervenire con i programmi complessi, stabilire in anticipo le opere pubbliche da realizzare nei tre anni successivi, emanare i relativi bandi di concorso e chiamare a raccolta i soggetti interessati. E' in sintesi il nuovo regolamento comunale sugli accordi di programma discusso in commissione Urbanistica. La norma, che andrà ai voti mercoledì prossimo e dovrà essere approvato dal consiglio comunale nella seduta del 28 luglio, consentirà all'amministrazione comunale la possibilità di effettuare scelte razionali per il recupero del territorio. «Il consiglio comunale si riappropria del potere di pianificazione urbanistica della città».

Questo l'entusiastico commento a caldo al provvedimento del presidente della commissione Urbanistica Gianni Santilli e dell'assessore allo Sviluppo del territorio Marcello Antonelli.  «D'ora in avanti», hanno aggiunto, «grazie al nuovo regolamento sugli accordi di programma sarà l'amministrazione a dettare le scelte sullo sviluppo del territorio e si eviterà la discrezionalità degli uffici nella valutazione dei programmi complessi».  «Il documento», puntualizzano l'assessore Antonelli e il presidente Santilli, «propone innanzitutto una rivoluzione culturale nella pianificazione del territorio attraverso l'urbanistica contrattata: dopo quindici anni dall'introduzione della disciplina, il Comune si riserva il potere di pianificazione complessiva, intervenendo direttamente sulle aree di sviluppo private». 

In sostanza, all'inizio di ogni anno, dopo l'approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, l'amministrazione individuerà le aree che dovranno essere riqualificate e le opere strategiche da realizzare, approvando il piano strategico e lo schema direttore. Le procedure dovranno superare il voto del consiglio comunale. Successivamente verranno redatti dei bandi di gara, chiamando così a raccolta i soggetti interessati alle opere che dovranno presentare le offerte migliori per aggiudicarsi l'intervento. 

Il Comune non dovrà più aspettare le proposte pervenute dai privati, ma al contrario sarà l'amministrazione stessa a individuare gli ambiti di intervento.  Secondo Gianni Santilli e Marcello Antonelli, la procedura garantirà inoltre «una maggiore trasparenza nel trattamento e nell'esame delle pratiche», assicurano, «evitando le disparità che talvolta si sono verificate in passato». (y.g.)

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