Palazzi Clerico, il Tar respinge i ricorsi

17 Dicembre 2025

Il sindaco Masci, in merito alle sentenze emesse dal Tar sui ricorsi dei fratelli Clerico, in una nota ha riferito che «il Tribunale ha riconosciuto come corretta l’ordinanza di demolizione degli scheletri di cemento armato 6 e 7 di via Tavo»

PESCARA. «Le sentenze del TAR che respingono i ricorsi dei fratelli Clerico rappresentano una vittoria storica per la città e certificano, senza alcuna ambiguità, la piena legittimità dell’azione portata avanti dal Comune di Pescara. Il Tribunale ha riconosciuto come corretta l’ordinanza di demolizione degli scheletri di cemento armato 6 e 7 di via Tavo, i cosiddetti “Palazzi Clerico”, qualificandoli per ciò che erano: opere edilizie realizzate in totale difformità dal permesso di costruire e un vero e proprio incompiuto architettonico, simbolo di degrado e pericolo per la collettività. Sono due sentenze di straordinaria importanza perché confermano il giusto operato della nostra amministrazione e valorizzano il lavoro serio, rigoroso e coraggioso svolto per tutelare la sicurezza urbana, il decoro e l’incolumità pubblica». 

E’ quanto riferisce in una nota il sindaco di Pescara Carlo Masci, in merito alle sentenze emesse dal Tar sui ricorsi dei fratelli Clerico. Il primo cittadino aggiunge che «il Tar ha riconosciuto che il Comune è intervenuto doverosamente a fronte di uno stato di degrado e di pericolosità oggettiva, accertata e non più tollerabile. Dopo decenni e decenni di promesse mancate, di rinvii e di immobilismo, questa amministrazione ha avuto il coraggio di crederci fino in fondo e la caparbietà di lavorare instancabilmente per raggiungere un risultato straordinario: l’abbattimento delle due strutture incompiute (che si aggiungono alle altre tre demolite direttamente dai proprietari a seguito delle altre ordinanze di demolizione) che per anni hanno rappresentato il simbolo del degrado assoluto. Abbiamo dimostrato che Pescara può voltare pagina e che le periferie non sono territori da lasciare abbandonati e irrecuperabili, ma luoghi da rigenerare con azioni concrete. In quell’area, infatti, l’abbattimento dei cosiddetti "Palazzi Clerico" si inserisce in una strategia più ampia e coerente: la demolizione del Ferro di Cavallo, l’abbattimento delle palazzine di via Lago di Borgiano, il recupero del Parco dell’Infanzia, la confisca e il riutilizzo di numerose abitazioni sottratte alla criminalità e restituite a persone che ne hanno bisogno. Tutti interventi che dimostrano in modo inequivocabile quanto questa amministrazione sia stata ed è profondamente attenta alle periferie e alla qualità della vita dei cittadini, senza frasi fatte, comportamenti appariscenti e sceneggiate da teatranti, tutti atti privi di sostanza in cui altri si distinguono da sempre. Siamo consapevoli che la criminalità, soprattutto quando è radicata, non si sconfigge facilmente, e peraltro le azioni di contrasto alle azioni illecite sono appannaggio delle Forze dell'Ordine, ma è altrettanto vero che questi interventi rappresentano colpi ferali a chi delinque e segnali fortissimi di presenza dello Stato e delle istituzioni. Queste sentenze ci danno ragione, rafforzano il nostro impegno e ci spingono ad andare avanti con ancora più determinazione nel percorso di legalità, sicurezza e rigenerazione urbana che Pescara merita».