Parcheggi a Pescara, il centrosinistra: «Il posticipo non basta, vogliamo la revoca della delibera»

I consiglieri comunali sottolineano che l’aumento viene rinviato in coincidenza con «la partenza dei saldi, cioè ad inizio gennaio»
«Di fronte alla pioggia di critiche sulla stangata dei parcheggi, il sindaco Masci prova a superare la nottata senza risolvere alcunché. Dal 1 dicembre entrano comunque in vigore le nuove aree a pagamento sulla riviera nord, in via Arapietra, in via Passolanciano, nel corridoio verde dell'Università, tutte aree fino ad ora gratuite, mentre viene rinviato di poche settimane l'aumento del costo dell'area di risulta che passa da 2,5 a 4 euro». Lo affermano i consiglieri comunali della coalizione di centrosinistra guidata da Carlo Costantini, dicendo che la «sospensione non basta» e annunciando che domani chiederanno «la revoca della delibera».
I consiglieri sottolineano che l'aumento viene rinviato «alla partenza dei saldi, cioè inizio gennaio. Ci chiediamo», dicono, «se Pescara abbia ancora un assessore al commercio, un assessore agli eventi, se abbia ancora un assessore alla mobilità o se si siano tutti dimenticati delle loro promesse elettorali».
«Bisogna fare chiarezza sulle ragioni di un aumento così forte senza aver messo una sola corsa di autobus in più da gran parte della città, negando il diritto ad una alternativa al mezzo proprio e limitandosi alla via più semplice: aumentare i costi a carico delle famiglie», aggiungono, «e solo gravi problemi finanziari del Comune arriverebbero a giustificare un salasso di queste proporzioni. È necessario dunque fare chiarezza. Rinviare una parte di questa manovra a dopo Natale, facendo comunque un danno enorme alla città ed al suo tessuto economico, è fortemente irresponsabile. Bisogna fare luce e per questo domani in Consiglio comunale chiederemo spiegazioni e soprattutto chiederemo al Consiglio di votare la totale revoca del provvedimento».

