Parenti nei concorsi del Comune di Pescara, parla la dipendente Valeriano: «Ho vinto per merito e impegno»

È risultata idonea in due casi: «Il mio è un percorso trasparente, non ho alcun legame familiare o politico»
PESCARA. «Il risultato conseguito nel concorso pubblico discende esclusivamente dal rispetto delle regole, da un serio impegno di studio e da un percorso trasparente coerente con i principi di legalità, imparzialità e correttezza che disciplinano l’accesso al pubblico impiego», afferma Annacarla Valeriano, già dipendente comunale a Pescara e risultata idonea in due concorsi banditi dal Comune. Valeriano è infatti tra i candidati idonei in ordine di punteggio per il reclutamento di un posto come specialista in attività culturali e risulta al secondo posto nella graduatoria di merito per il reclutamento di due unità per il profilo amministrativo contabile. Il suo nome e cognome compare nelle graduatorie pubbliche dei due concorsi, insieme a una sfilza di candidati idonei in cui ci sono anche suoi colleghi e nominativi già noti per i loro trascorsi politici.
Ma la dipendente mette le mani avanti: «Non ho alcun legame di natura familiare o politica con amministratori o esponenti istituzionali», chiarisce in una nota, «prima di risultare vincitrice del concorso per funzionario, ho prestato servizio per cinque anni presso il Comune di Pescara con la qualifica di istruttore», spiega Valeriano, sottolineando di aver maturato negli anni «competenze tecniche ed esperienze operative che mi hanno consentito di aspirare legittimamente a un avanzamento professionale».
Un percorso professionale, precisa la dipendente comunale, fondato sui titoli previsti dal bando di concorso. «Tale percorso si è fondato anche sul possesso dei titoli richiesti dal bando, da me pienamente posseduti», sottolinea, «valorizzati nell’ambito di una procedura selettiva improntata a merito e trasparenza». A pungere, però, è la rappresentazione pubblica del suo nome e cognome. «La presentazione del mio nominativo, priva di riferimento alla mia formazione e alla mia esperienza, rischia di annullare la complessità del percorso umano e professionale costruito negli anni», afferma, ricordando «laurea conseguita nel 2003, dottorato nel 2008, attività saggistica riconosciuta da premi e attestazioni».
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