Mare, posto sicuro

L'INFETTIVOLOGO

Parruti: il mare è posto sicuro, meno rischio di contagio 

Nelle zone molto ventilate la trasmissione virale è più improbabile

PESCARA. «Il mare è un posto sicuro. È una zona ventilatissima e quindi la trasmissione virale è ancora più improbabile rispetto a tanti altri posti». A parlare è il professor Giustino Parruti, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell'ospedale di Pescara e componente della task force della Regione sull’emergenza coronavirus.

Giustino Parruti, infettivologo
«Ho sempre detto che Pescara ha un grande polmone, il mare, che, se fosse stato utilizzato meglio in questo periodo di distanziamento sociale, sarebbe stata una risorsa utile per la salute di tutta la città. Ecco, questa è la sfida per la fase 2: dobbiamo definire il modo per permettere a tutti, e non soltanto a chi ha la casa nei pressi della spiaggia, di usufruire del mare e dei suoi benefici».
Poi, il professor Parruti commenta la concessione del governo che consente da subito di fare il bagno in mare solo a chi abita in prossimità della spiaggia. «È una cosa che si può fare», spiega l’infettivologo, «ma trovo quantomeno singolare la sottolineatura che possa andarci solo chi ha una casa nelle vicinanze del mare. Mi ricollego al discorso fatto prima. L’acqua del mare ovviamente non fa male, ma a mio avviso è necessario avere un criterio di equità sociale».
L’obiettivo è quello di consentire nella fase 2 a tutti di andare al mare rispettando le distanze. «Dobbiamo disciplinare l’accesso di tutti, e non solo di alcuni», dice Parruti, «sempre, ovviamente, indossando la mascherina e rispettando il distanziamento sociale. Andare al mare è un grosso beneficio per la saluta fisica e psichica di ognuno di noi, soprattutto in questo momento così particolare dove, stando chiusi in casa, i nostri comportamenti sono necessariamente meno salutari».
In vista dell’inizio della stagione estiva, l’esperto spiega che il mare è un posto sicuro dove il rischio contagio da Covid-19 è improbabile. «Il mare è un posto salubre dove non ci sono rischi», risponde Parruti, «perché è una zona ventilatissima. Se mettessimo, ad esempio, tanti tavolini in più a piazza Salotto, sarebbe sicuramente meno sicuro rispetto a una passeggiata fatta sul lungomare mantenendo le distanze».
Parruti insiste sul rapporto mare-salute. «Il mare porta benessere. C’è lo iodio che fa bene anche per tutti gli aspetti della fisiopatologia respiratoria. È un posto sicuro. Il lungomare, nella fase due, andrà sfruttato per la salute di tutti. E non per fare feste o assembramenti che non ci possiamo ancora permettere».
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