Partono i lavori per il distretto sanitario di Scafa
SCAFA. Sono cominciati, nell’area ex Sama, i lavori di costruzione del nuovo polo sanitario di Scafa composto da Casa di comunità, Centro erogazione servizi (Cers) e Centrale operativa territoriale...
SCAFA. Sono cominciati, nell’area ex Sama, i lavori di costruzione del nuovo polo sanitario di Scafa composto da Casa di comunità, Centro erogazione servizi (Cers) e Centrale operativa territoriale (Cot). L’importo complessivo del progetto ammonta a circa 10 milioni di euro. Seppur partiti con un anno di ritardo, rispetto alla tabella di marcia imposta dalla Asl di Pescara, il cantiere è stato aperto e le ruspe sono in azione da qualche giorno. «Si sta procedendo agli scavi e alla bonifica dell’area ex Sama e presto potremo partire ufficialmente con la cerimonia della posa della prima pietra», annuncia il sindaco di Scafa, Giordano Di Fiore, dopo il sopralluogo nel cantiere. «Sono entusiasta per l’avvio dei lavori, ma deluso dai tempi di avvio del cantiere aperto in notevole ritardo a causa di una serie di intoppi burocratici», lamenta il sindaco che conta di recuperare il tempo perduto.
«La costruzione deve avvenire entro il 2026, pena la perdita dei fondi del Pnrr, ma se procediamo a passo lento come accaduto finora, rischiamo di non farcela». Di qui l’appello di Di Fiore a «velocizzare la costruzione del nuovo distretto sanitario» per poter aprire al pubblico entro due anni. Il polo sanitario con la nuova sede del Cers “Area Maiella-Morrone” e Centro Operativo Territoriale (Cot) di Scafa sarà realizzato con fondi del Pnrr, importo a base d'asta 5 milioni 191.263, 27 e importo dei lavori oltre 4 milioni con Iva e oneri di sicurezza (impresa esecutrice Gramma di Ercolano, Napoli) e l’autorizzazione edilizia è arrivata con la delibera del Consiglio comunale 41 del 16 ottobre 2023. L’importo complessivo del progetto ammonta a circa 10 milioni di euro. La fine dei lavori è prevista per il 3 maggio 2025 ma con l'avvio programmato inizialmente il 21 dicembre 2023.
Di Fiore, che sta elaborando una nuova destinazione per il vecchio distretto sanitario di via della Stazione, rammenta che «nel nuovo polo sanitario saranno trasferiti tutti i servizi, gli ambulatori e l’Utap e la struttura sarà dotata di una centrale del 118 che consentirà l’apertura del distretto h24 e servirà un bacino di utenza di almeno 50 mila abitanti» provenienti anche dai paesi del circondario. A breve, il primo mattone.
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