Pd, cambio posto D’Alfonso-Fina Il senatore correrà alla Camera

Seggio certo al Senato per il segretario regionale. 5 Stelle: slitta l’esito delle parlamentarie
L’AQUILA. D’Alfonso alla Camera, Fina al Senato. Nel giorno di San Rocco pellegrino, il senatore uscente si vede costretto a spostarsi armi e bagagli – dieci minuti a piedi – da Palazzo Madama a Montecitorio. Non sarà certo avventuroso come il viaggio del santo taumaturgo da Montpellier a Roma, ma è comunque uno spostamento imprevisto. Ufficialmente perché al proporzionale della Camera c’è qualche chance in più anche per eleggere la seconda in lista, la teramana Stefania Di Padova, col rompicapo dei resti. Tradotto: grazie all’effetto traino dell’uomo forte del Pd abruzzese (unico candidato capolista sia con Renzi sia con Letta) i parlamentari eletti potrebbero diventare tre. Eppure, nei corridoi della politica, il colpo di scena uscito fuori dalla direzione Pd del giorno di Ferragosto viene letto anche come una conseguenza dell’appartenenza di Luciano D’Alfonso alla corrente del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, “Base riformista”, uscita penalizzata dal complesso gioco degli incastri nei collegi. Tanto che i componenti di questo gruppo in direzione nazionale non hanno votato la lista Letta, che ha escluso l’ex ministro Luca Lotti, già renziano della prima ora.
spot da rifare
«Ho pensato, se si ricandida al Senato, di votare Luciano D’Alfonso». Così un’elettrice in spiaggia lancia la volata al senatore uscente nello spot «Luciano l’sa fa’» che imperversa sul web, slogan pronunciato dal comico ’Nduccio col sottofondo di “A mano a mano” di Rino Gaetano. Era pronto anche il filmatino – che ora andrà inevitabilmente aggiornato – a riprova del fatto che il seggio senatoriale sembrava cosa fatta. Ora il nuovo scenario. Ed ecco, nel dettaglio, i nomi che saranno presentati stamani alle 11 a Pescara nello Spazio 010. Uninominale Senato Abruzzo: Massimo Carugno (Psi). Uninominale Camera Chieti: Elisabetta Merlino (Pd). Uninominale Camera Pescara-Teramo: Luciano Di Lorito (Pd). Uninominale Camera L’Aquila-Teramo: Rita Innocenzi (indipendente). Proporzionale Senato: 1) Michele Fina (Pd); 2) Stefania Catalano (Pd); 3) Ernesto Graziani (Pd). Proporzionale Camera: 1) Luciano D’Alfonso (Pd); 2) Stefania Di Padova (Pd); 3) Fabio Ranieri (Articolo 1); 4) Emma Zarroli (Psi). «Ringrazio il mio partito per avermi confermato l’onore e la responsabilità di essere capolista in questa regione per le elezioni politiche», scrive D’Alfonso. «Sono già impegnato con tutta la mia determinazione per consentire al Partito Democratico di ottenere un suffragio ampio e idoneo, così da avere il mandato necessario a svolgere a Roma la funzione della rappresentanza politica, coniugando l’interesse nazionale con quello dei nostri territori e delle nostre comunità. L’esempio di Remo Gaspari, di Luigi Tom Di Paolantonio e di Raffaele Di Primio, che dalla Camera dei Deputati hanno saputo, sia pure in ruoli e modi diversi, creare le condizioni per lo sviluppo dell’Abruzzo nel secondo Novecento, mi motiva a dare ancora di più tutto me stesso al servizio dei cittadini abruzzesi di oggi e di domani». Il senatore in pectore Fina dichiara: «Porterò in questa nuova sfida oltre 20 anni di impegno sulla tutela dell’ambiente e quindi della salute; la dignità di chi studia e lavora che deve essere protetto in un Paese sempre più diseguale; il sostegno al sapere, alla cultura, all’istruzione. Porterò con me la lotta per i diritti ancora negati, l’antifascismo e il contrasto senza quartiere alle mafie. Di una cosa sono fiero: il Pd Abruzzo, di cui sono segretario, è arrivato fin qui unito. Unità rispettata da un partito nazionale che, grazie a Enrico Letta, ha davvero messo al centro i territori. Qualche anno fa pochi ci avrebbero scommesso, viste le tante, troppe spaccature che ci hanno sempre caratterizzato».
le parlamentarie a 5 stelle
Ieri, intanto, i 4.300 iscritti abruzzesi al Movimento 5 Stelle hanno scelto tra i 34 candidati alle Parlamentarie i nomi da schierare in Abruzzo. Ma hanno anche votato (dato nazionale 86,54% sì; 13,46% no) la lista blindata voluta dall’ex premier Conte per assicurare continuità al lavoro avviato: Chiara Appendino, Federico Cafiero De Raho, Maria Domenica Castellone, Alfonso Colucci, Sergio Costa, Livio De Santoli, Barbara Floridia, Michele Gubitosa, Ettore Antonio Licheri, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi, Roberto Scarpinato, Francesco Silvestri, Alessandra Todde, Mario Turco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA