Pescara, aperta la rotatoria ma piazza Unione è un labirinto

Teriminata una parte del cantiere. I residenti protestano: mancano spazi e strisce per i pedoni

PESCARA. La mega-rotatoria è stata scoperta ieri, e al massimo entro sette-dieci giorni i lavori in piazza Unione saranno terminati. Ma le criticità segnalate nei mesi scorsi da chi vive e lavora in quella zona restano tutte.

Il problema principale riguarda la non previsione di attraversamenti pedonali tra il ponte Risorgimento e la piazza in direzione di via delle Caserme, corso Manthonè e via dei Bastioni. Il risultato è duplice: molti di coloro che provengono da Centrale hanno ormai compreso che è inutile passare sul ponte dal lato monti e si buttano direttamente dalla parte opposta; gli altri, pochi, si ritrovano in mezzo alla rotatoria, costretti ad attraversare tra le auto in transito. Stesso problema si presenta per chi lascia l'automobile nel parcheggio della golena sud sul lungofiume e sale sul ponte grazie alla scala. Arrivati in cima, per percorrere pochi metri, si è costretti a fare tutto il giro attraversando prima il ponte e poi viale Marconi.

Problemi maggiori per chi dal centro storico cerca di andare verso il centro: basta fermarsi una mezz'oretta in piazza Unione per verificare quante siano le persone che si ritrovano letteralmente in mezzo alla carreggiata stradale della rotatoria tra le auto in corsa, con l'evidente rischio di essere investite.

Anche sul lato mare, in corrispondenza del distributore di carburanti, il passaggio pedonale è molto limitato vista l'esigua larghezza dei marciapiedi con il risultato che tanti pedoni passano all'interno dell'area di servizio ostruendo il lavoro del gestore.

«La mattina qui è un delirio», lamenta Igino Canigiani, proprietario dell'area di servizio Esso, «io apro alle 7 ma, tra le 7,45 e le 8,45, non riesco a fare rifornimento. Tutti i ragazzi che, la mattina, vanno a scuola passano nell'area del distributore, oltre a loro passano anche biciclette e passeggini. Ho chiesto l'installazione della cartellonistica che porti pedoni e bici a non entrare nell'area di servizio, ma niente. Delle richieste fatte all'amministrazione nessuna è stata accolta».

La situazione non è di certo migliore per Massimo Luciani, titolare dell'edicola: «Qui gli incassi sono crollati quasi della metà. A piedi nessuno passa più, e le vetture non si possono fermare. Tanti turisti che sono passati sono rimasti sconvolti per questa rotatoria».

«La rotatoria serviva per il traffico», sottolinea una dipendente dell'Unicredit, «però non ci sono i passaggi pedonali e poi chi viene da via Bastioni rischia di finire contro quella rientranza assurda che è stata creata allargando il marciapiede».

Un altro problema sono le strisce pedonali su viale Marconi, troppo ravvicinate all'uscita della rotatoria (non di rado si verificano tamponamenti) e la fermata dei bus a ridosso del rondò che blocca tutto il transito veicolare.

«Da consigliere di opposizione», ricorda il vice sindaco Enzo Del Vecchio, «prima ancora dell'inizio dei lavori feci notare il problema dei passaggi pedonali. Per ovviare a questa mancanza stiamo studiando un attraversamento pedonale che porti da dietro all'edicola in piazza Unione. Andrà fatto in piena sicurezza perché si dovrà passare sulle rampe di ingresso e uscita dell'Asse attrezzato».

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