Da sinistra in alto: Giacomo Cuzzi, Simona Di Carlo, Moreno di Pietrantonio, Andrea Cipolla e Cristian Summa

Pescara, arrestati politici e imprenditori: chi sono e tutte le accuse / VIDEO

Inchiesta Grandi eventi si incrocia con quella sulle spese dei candidati alle Comunali: coinvolti gli ex assessori Cuzzi, Di Carlo e Di Pietrantonio, ai domiciliari anche Summa e Cipolla, altri 4 indagati. Contestati i tipici reati delle Tangentopoli: corruzione, turbativa d'asta, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari

PESCARA. Politici e imprenditori arrestati dalla guardia di finanza. Le accuse sono di corruzione, turbativa d'asta, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari. A volte tornano, i tipici reati che hanno contraddistinto le Tangentopoli e le inchieste di Mani pulite si riaffacciano nelle indagini coordinate dalla Procura e culminate questa mattina con 5 arresti eseguiti dalle Fiamme gialle: in tutto gli indagati sono nove.

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Arresti a Pescara, appalti in cambio di soldi e voti: ecco tutte le accuse a politici e imprenditori
Il procuratore Massimiliano Serpi riassume i contenuti dell'inchiesta Grandi eventi seguita dalla Finanza (video di Giampiero Lattanzio)

L'inchiesta è quella sui grandi eventi organizzati in città avviata nel 2018. Questa inchiesta si incrocia poi con quella sulle spese dei candidati alle scorse Comunali. Nell'operazione della Finanza sono  coinvolti gli ex  assessori comunali della passata amministrazione di centrosinistra Giacomo Cuzzi, Simona Di Carlo, e Moreno Di Pietrantonio (dirigente Asl e segretario cittadino del Pd). Tutti e tre i politici sono agli arresti domiciliari.

Gli imprenditori (anch'essi ai domiciliari) sono Cristian Summa e Andrea Cipolla.

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I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa dal procuratore Massimiliano Serpi e dal comandante provinciale della guardia di finanza, Vincenzo Grisorio.

Il procuratore Massimiliano Serpi durante la conferenza stampa (foto di Giampiero Lattanzio)

Il procuratore ha parlato di un sistema di favori finalizzato all'aggiudicazione degli appalti per lo svolgimento dei grandi eventi (manifestazioni e spettacoli) del Comune quando era assessore Giacomo Cuzzi. Appalti aggiudicati alle società dei due imprenditori in cambio di denaro per le spese elettorali e per un centinaio di voti. «Esistevano gravi indizi di reato e il pericolo di reiterazione del reato» ha sottolineato Serpi.

Le indagini avrebbero accertato che tutti i “grandi eventi” assegnati nel quinquiennio 2014/2019 erano stati appannaggio di un unico imprenditore, Andrea Cipolla, e che la scelta dei cantanti era la conseguenza di accordi tra l’imprenditore e l’assessore pro-tempore ai Grandi eventi, bypassando ogni procedura di selezione stabilita dalla legge e, in particolare, dal Codice degli Appalti: "Nel corso del quinquiennio sono state accertati fatti di corruzione e turbativa d’asta con riferimento a 21 concerti svolti a Pescara per un importo di circa 1,2 milioni di euro. A fronte di queste assegnazioni di favore, Cipolla avrebbe elargito denaro e altri servizi (stampa di manifesti, organizzazione di eventi politici con spettacolo presso discoteche, utilizzo di autovetture per la campagna elettorale, cene elettorali) all’assessore in occasione delle campagne elettorali di febbraio 2019 (elezioni regionali) e maggio 2019 (elezioni comunali di Pescara)".

In riferimento all'altro imprenditore, Cristian Summa, la Procura rileva condotte corruttive per 200mila euro circa di fondi comunali "per attività progettuali volte alla promozione turistica della città di Pescara, concentrate principalmente nel periodo natalizio". Anche in questo caso, sarebbero emerse dazioni di denaro ed altre utilità nei confronti dei tre politici coinvolti in occasione delle campagne elettorali.

Inoltre, sempre secondo l'accusa, dalle indagini è emerso che un concorso della Asl di Pescara sarebbe stato “pilotato” da Di Pietrantonio, dirigente dell'azienda sanitaria, per consentire all'ex assessore Di Carlo di ottenere un incarico di collaboratore amministrativo a tempo determinato, per tre anni.

Gli indizi sono stati acquisiti tramite testimonianze, intercettazioni telefoniche e perquisizioni. I finanzieri hanno sequestrato anche beni per circa 15mila euro a carico di Cuzzi e hanno proceduto alla notifica della misura interdittiva di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno.

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