Pescara, condannati in due per le botte agli inviati tv di “Striscia”

La troupe guidata da Brumotti picchiata durante un servizio a Rancitelli, un altro è stato rinviato a giudizio

PESCARA. Finisce con due condanne e un rinvio a giudizio l'aggressione subìta da una troupe di "Striscia la notizia", guidata da Vittorio Brumotti, nel quartiere Rancitelli il 26 settembre dello scorso anno. Con il rito abbreviato il gup ha condannato Guerino Spinelli a 4 mesi di reclusione e Alessandro Di Rocco a 8 mesi (il pm Andrea Papalia aveva richiesto 2 anni e 8 mesi per il primo e 4 anni e 6 mesi per il secondo); verrà invece processato con il rito ordinario Raffaele D'Angelo, il terzo imputato che è stato rinviato a giudizio. Tutti dovevano rispondere di violenza privata e lesioni personali per quell'inqualificabile "spedizione punitiva" contro dei giornalisti che stavano girando delle immagini in quella delicata zona di Pescara per testimoniare lo spaccio di droga, in occasione di un blitz dei carabinieri nel quartiere.

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I militari avevano appena arrestato una donna per spaccio e il primo a scendere in strada per protestare contro la troupe è stato proprio il convivente della donna, Alessandro Di Rocco, seguito da diversi soggetti presenti tra la folla di residenti che era accorsa a dar man forte alla protesta. «In particolare», scrisse il gip nelle motivazioni della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria che ne seguì, «il D'Angelo, poi seguito da Di Rocco, rincorreva il cameraman Vincenzo Rubano, nel mentre questi cercava di raggiungere il furgone della troupe. In questo frangente Rubano accidentalmente cadeva a terra e, raggiunto da Di Rocco e da D'Angelo, veniva preso a calci da quest'ultimo all'altezza dell'addome, mentre Di Rocco, trattenuto con forza da una donna, lo strattonava e inveiva alle spalle in modo aggressivo e minaccioso». Aggressione che sarebbe continuata anche dopo, mentre la troupe cercava di allontanarsi a bordo del furgone, quando Spinelli, che era giunto sul posto per ultimo, sferrava un calcio allo sportello del mezzo colpendo anche la gamba di un operatore.

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Al termine della discussione davanti al gup, i legali di Spinelli e Di Rocco (il primo assistito dall'avvocatessa Melania Navelli, il secondo dalla collega Gianna Giannini) sono riusciti a contenere la pena rispetto alle più pesanti richieste della pubblica accusa.
All'identificazione dei tre, i carabinieri giunsero in brevissimo tempo anche grazie alle riprese fatte da Brumotti e dalla stessa troupe, anche perché tutti avevano agito a viso scoperto.