Pescara, denunciate 40 prostitute alla stazione
Il blitz della Polfer: fuggi fuggi dei clienti, fermate donne tra i 18 e i 40 anni
PESCARA. C’è stato un fuggi fuggi generale, nelle notti scorse, lungo le strade interessate ai ripetuti blitz anti-prostituzione della polizia ferroviaria.
Gli agenti, coordinati da Davide Zaccone hanno passato al setaccio, tra le 23 e le 3 di notte circa, le zone limitrofe alla stazione centrale, dove il numero delle lucciole va crescendo progressivamente e le aree di pertinenza delle ferrovie, controllando se ci fossero o meno prostitute a lavoro. Ce n’erano, e anche un bel po’.
In tre serate gli uomini della Polfer ne hanno identificate e sanzionate quaranta (una trentina quelle incappate nel blitz precedente, la settimana scorsa) mentre i clienti sono riusciti ad allontanarsi rapidamente evitando di farsi beccare, in modo da scongiurare qualsiasi guaio.
Le donne bloccate (tra le 42 ci sono anche due trans) sono tutte straniere: sono arrivate in Italia da Romania, Bulgaria, Spagna e hanno dai 18 ai 40 anni.
Erano in abiti succinti, da lavoro e l’irruzione degli agenti ha fatto saltare la serata: dopo il controllo alcune donne hanno ripescato da cespugli e nascondigli vari l’abbigliamento di tutti e giorni e sono state costrette ad allontanarsi, abbandonando in alcuni casi calzature e vestiti osé.
La polizia si è presentata sia in borghese che in divisa ed è bastato qualche secondo per mettere in fuga gli uomini che si erano da poco avvicinati e stavano contrattando con le prostitute o si stavano per appartare in compagnia delle donne appena agganciate.
Procedendo all'identificazione i poliziotti hanno scoperto che sei delle 42 prostitute avrebbero dovuto ottemperare al foglio di via a cui sono state sottoposte in passato e invece non la hanno fatto per cui sono state denunciate.
Flavia Buccilli
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