le indagini

Pescara, disordini allo stadio e scontri: violenti ripresi dalle telecamere

Caccia ai tifosi del Bari che hanno assaltato il chiosco della curva sud: la Digos è al lavoro. Il bilancio del furto: rubati mille euro e 175 confezioni di birra e acqua. Oggi sopralluogo del Comune. Per sabato vietata la trasferta dei tifosi biancazzurri a Salerno

PESCARA. Ora è il momento dell’identificazione. Prosegue l’attività della polizia per individuare i responsabili dei tumulti di sabato pomeriggio allo stadio Adriatico-Cornacchia, dove i tifosi del Bari hanno forzato e sfondato il cancello della curva sud, trovandosi di fronte la barriera creata dagli agenti per contenerli e bloccarli. Poco prima avevano devastato uno dei bar dell’impianto sportivo, quello della curva sud, e, una volta fuori, hanno danneggiato le auto della polizia, sfondando il vetro di un mezzo parcheggiato in strada.

Per l’identificazione, su cui sta lavorando il personale della Digos, diretto da Leila Di Giulio, vengono esaminate le immagini riprese dalle telecamere: non soltanto quelle posizionate nello stadio ma anche quelle della polizia scientifica, che ha assistito ai tumulti dentro e fuori la struttura. Per arrivare a dare un nome ai protagonisti degli episodi di due giorni fa la polizia si avvarrà della collaborazione delle forze dell’ordine di Bari che hanno costantemente a che fare con la tifoseria locale.

È anche tempo di bilanci, per quantificare i danni provocati dal raid dei tifosi baresi che hanno praticamente svuotato il bar della curva sud, dopo aver sfondato la porta con una griglia prelevata da un bagno, rompendo anche le vetrine. Un sopralluogo accurato sarà effettuato oggi, verosimilmente anche dal Comune, ma il gestore del bar, Gianfranco Recinella, è in già in grado di tracciare un primo bilancio di ciò che manca, senza tenere conto di porta e vetrine rotte, da riparare. «Ho ritrovato la macchina del caffè in via Riccitelli», dice, «e il registratore di cassa vuoto è stato abbandonato davanti a una villa a poca distanza dallo stadio: era vuoto, senza i mille euro circa conservati all’interno. Abbiamo subito il furto di tutto ciò che era conservato nel bar: 5 cartoni di patatine fritte, dieci confezioni di Pringles, cento confezioni di birra, venti di Coca Cola, 50 confezioni di acqua da mezzo litro e 5 confezioni di thé. Hanno portato via persino le cialde del caffè e la macchinetta per controllare l’autenticità delle banconote. È chiaro che si è trattato di un dispetto perché non so cosa possano farci con un apparecchio del genere. Ma, dovendo tirare le somme, devo dire che poteva andare peggio». Recinella ripensa a sabato pomeriggio, alla violenza che si è scatenata nello stadio, non solo nel bar ma anche all’uscita della curva sud, dove i tifosi biancorossi non hanno voluto attendere i tempi di deflusso prestabiliti dalla questura e hanno sfondato il cancello. La polizia ha creato una barriera per contenere quel fiume di gente e nel frattempo si è visto volare di tutto, per cui è stato necessario l'intervento di diverse ambulanze per medicare i feriti (cinque, tra cui un poliziotto, colpito da una lattina). «Per i nostri steward», continua Recinella, «l’intervento della polizia è stato provvidenziale. Con il servizio che assicuriamo, il rischio di prendere qualche schiaffo ci può anche stare. Ma i tifosi se la sarebbero presa con gli steward, se non ci fossero stati tutti quegli agenti. I baresi erano una specie di fiume umano», prosegue il responsabile degli steward raccontando cosa è accaduto nel dopo partita. «Dovevano uscire un po’ per volta e invece sono scesi di colpo, infischiandosene dei ragazzi che erano addetti al controllo dei cancelli. Se la sono presa con loro, ma poi è intervenuta tempestivamente la polizia, che dobbiamo ringraziare». Recinella parla di «scampato pericolo» anche per un altro motivo: «Alla fine del primo tempo», racconta, «il personale della questura, con Fedele Paolella, ci ha fatto chiudere il bar, per questioni di sicurezza, a scopo preventivo. Se i cinque addetti del chiosco fossero rimasti lì avrebbero rischiato di essere massacrati. Praticamente, ci hanno salvato la pelle».

Trasferta vietata a Salerno. La Questura ha comunicato a società e tifoseria il divieto per i tifosi biancazzurri di partecipare alla partita di serie B in programma domenica prossima tra Pescara e Salerno. Trasferta vietata anche ai possessori di away card.

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