Pescara, il Comune spende 1,4 milioni per i dirigenti

Fiume di denaro per gli stipendi, Ilari è il più pagato con 130mila euro
PESCARA. Quest'anno, il Comune sborsa un milione 407mila euro per pagare gli stipendi ai dirigenti. Il doppio di quanto spende per la manutenzione del verde, dieci volte di più di quanto stanzia in bilancio per il pronto intervento sociale, cioè per gli aiuti ai cittadini poveri.
Sono i costi della macchina amministrativa, un gigante appesantito da lacci e lacciuoli della burocrazia che per potersi muovere ha bisogno di un fiume di denaro pubblico. In questi giorni le forze politiche discutono a livello nazionale se sia necessario, per far fronte alla grave crisi economica in atto, dare un taglio alle ingenti spese della pubblica amministrazione e agli sprechi. E c'è chi vorrebbe approfittare per ridurre non solo il numero dei politici, ma anche quello dei dirigenti.
A Pescara ce ne sono in tutto quindici, il sedicesimo Alessandro Salvati è andato in pensione proprio qualche giorno fa, più un direttore e un segretario generale. Un piccolo esercito di Grand commis alla guida di dei vari settori dell'ente che, però, non marciano tutti con lo stesso passo. Nessuno di loro percepisce meno di 76mila euro all'anno lordi, senza considerare le indennità di risultato che vengono elargite dall'amministrazione comunale a fine anno, se i dirigenti raggiungono gli obiettivi prefissati. «Si tratta altri 10-15 mila euro in più», rivela l'assessore al personale Marcello Antonelli.
ILARI IL PIU' PAGATO. La retribuzione più alta, 130mila euro lordi all'anno, la percepisce il direttore generale Stefano Ilari, «deus ex machina» del Comune di Pescara. Il sindaco Luigi Albore Mascia, suo grande amico, lo ha voluto al suo fianco per le sue qualità professionali da City manager. Ha un trattamento economico più elevato di un dirigente anche il segretario generale Pasquale Foglia. Il suo stipendio supera gli 89mila euro lordi.
DUE SETTORI A TRISI. Tra le retribuzioni dei dirigenti più alte c'è quella di Cosimo Macchiarola, nominato qualche tempo fa vice segretario generale. La precedente amministrazione di centrosinistra lo aveva relegato all'Ufficio elettorale, ora con la giunta di centrodestra guida uno dei dipartimenti più importanti, quello delle Attività amministrative e finanziarie. La sua retribuzione, tra stipendio tabellare e retribuzione di posizione, va oltre gli 87mila euro lordi. Supera i 79mila 655 euro lordi all'anno quella di Fabrizio Trisi, il dirigente fatto assumere dal leader di Pescara futura Carlo Masci. Guida due settori fondamentali per la vita amministrativa. Da quando è andato via, alla fine dell'anno scorso, Bellafronte Taraborrelli il settore dei Lavori pubblici è passato nelle sue mani. Ha il pieno controllo sulle opere, scegliendo i vari direttori dei lavori. Oltre a questo, ha anche l'Ambiente, il Traffico e l'Edilizia scolastica.
SCORRANO ALLE TASSE. Qualche centinaio di euro in meno, rispetto a Trisi, è lo stipendio di Giovanni D'Aquino, Ragioniere generale, l'uomo che ha in mano il bilancio del Comune. Lui ha il difficile compito di far quadrare i conti dell'ente, suggerendo agli amministratori come tagliare le spese e aumentare le entrate. Cambiano le giunte, ma lui è sempre lì al suo posto: ha un contratto a tempo e ogni volta che scade viene prontamente rinnovato, con una retribuzione lorda pari a 79mila 216 euro. Sullo stesso livello economico è Marco Scorrano, il dirigente ai tributi salito recentemente alla ribalta delle cronache per aver smascherato il falso commercialista Giacomo Bellini. Un gradino più sotto, a 78mila euro di retribuzione lorda, troviamo Marco Molisani, capo di gabinetto sia con l'attuale che con la precedente amministrazione, rimasto coinvolto nelle inchieste del caso Dezio e dell'appalto per le aree di risulta. Coinvolti in passato nelle inchieste sull'ex sindaco D'Alfonso, anche Pierpaolo Pescara, prima sospeso e poi tornato in servizio come dirigente al settore Manutenzioni, per effetto di una sentenza e Gaetano Silverii, alla guida delle Attività produttive. Emilia Fino, invece, ha un incarico in un settore molto delicato, quello della Programmazione del territorio. La dirigente ha il controllo sull'edilizia privata, sulle costruzioni, sul prg. La sua retribuzione è di 77mila euro.
MAGGITTI GUIDA I VIGILI. Nell'elenco dei dirigenti rientra anche Carlo Maggitti, il comandante della polizia municipale, assunto il mese scorso con contratto a tempo indeterminato. Maggitti ha uno stipendio tabellare di 43mila euro, cui va aggiunta la retribuzione di posizione di 37mila euro, per un totale di oltre 80mila euro all'anno.
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