Pescara in A, in arrivo 22 milioni dai diritti tv

Ecco come avviene la ripartizione con l'applicazione della legge Melandri
PESCARA. Con la serie A, il Pescara si è assicurato oltre venti milioni di euro per il prossimo campionato. I soldi arriveranno dalla ripartizione della vendita collettiva dei diritti tv. In base a una prima previsione, i biancazzurri dovrebbero incassare una cifra che oscilla tra i 22 e i 25 milioni di euro (il Novara ha preso 22milioni e 700mila euro). Niente male, pensando che il torneo appena vinto è costato "solo" 11 milioni. Nel 2009 si è fatta l'asta per il biennio 2010-12, che per la prima volta applicava la cosiddetta legge Melandri sulla vendita collettiva dei diritti tv. In base a questa norma, la Lega serie A vende i pacchetti di tutto il campionato (vari pacchetti, ma quello importante è ovviamente legato alle dirette di Sky e Mediaset) e poi li ripartisce al proprio interno, dedotta di una quota che va alla mutualità, ai campionati minori. I diritti in base a questa norma vengono ripartiti così: 40% in parti uguali, 30% in base ai risultati sportivi (10% la storia dal Dopoguerra ad oggi, 15% i risultati degli ultimi 5 anni, 5% il piazzamento del campionato in corso, cioè il prossimo), 30% in base al bacino d'utenza (5% la popolazione residente nel comune, 25% il numero di tifosi).
Poi in concreto i club hanno "litigato" per due anni su come calcolare i tifosi, perché ognuno voleva l'applicazione del criterio migliore per sé. Ora per il prossimo triennio la torta diventa di oltre 1 miliardo di euro l'anno. Più precisamente 1.638 milioni da Sky per il triennio, 804 milioni da Mediaset per 12 squadre a scelta per il triennio, cifre già vendute.
Quindi 2,4 miliardi, circa 800 milioni l'anno, cui vanno aggiunti altri pacchetti ancora da piazzare: highlights, repliche, sintesi, interviste a pagamento, diritti in chiaro, diritti radio, e soprattutto dirette degli otto club di un secondo canale digitale terrestre.
L'anno scorso li prese Dahlia che poi è fallita. Perciò una cifra finale non c'è.
Vorrebbe dire che ogni club avrebbe 20 milioni garantiti (il 40%, quello da ripartire in parti uguali), più la fetta di tifosi e storia del club.
Il Pescara potrebbe puntare ad avere 22-25 milioni. Molto dipenderà anche da altri fattori: innanzitutto, la terza squadra che salirà in A.
Per esempio, il Torino come storia, come città, come tifosi, ha un peso diverso di Sassuolo o Verona. Banalmente: se sale il Sassuolo, il Pescara ha più soldi. E poi c'è il piazzamento dell'anno prossimo che da solo vale il 5 per cento della torta. Per fare un ragionamento approssimativo, sempre considerando come base 1 miliardo di euro: chi arriva ultimo prende 200 mila euro, chi penultimo 400, chi terzultimo 600, fino a chi vince lo scudetto che prende, solo per il tricolore, oltre 2 milioni. Il Delfino è pronto per aprire le casse. (l.d.m.)
Poi in concreto i club hanno "litigato" per due anni su come calcolare i tifosi, perché ognuno voleva l'applicazione del criterio migliore per sé. Ora per il prossimo triennio la torta diventa di oltre 1 miliardo di euro l'anno. Più precisamente 1.638 milioni da Sky per il triennio, 804 milioni da Mediaset per 12 squadre a scelta per il triennio, cifre già vendute.
Quindi 2,4 miliardi, circa 800 milioni l'anno, cui vanno aggiunti altri pacchetti ancora da piazzare: highlights, repliche, sintesi, interviste a pagamento, diritti in chiaro, diritti radio, e soprattutto dirette degli otto club di un secondo canale digitale terrestre.
L'anno scorso li prese Dahlia che poi è fallita. Perciò una cifra finale non c'è.
Vorrebbe dire che ogni club avrebbe 20 milioni garantiti (il 40%, quello da ripartire in parti uguali), più la fetta di tifosi e storia del club.
Il Pescara potrebbe puntare ad avere 22-25 milioni. Molto dipenderà anche da altri fattori: innanzitutto, la terza squadra che salirà in A.
Per esempio, il Torino come storia, come città, come tifosi, ha un peso diverso di Sassuolo o Verona. Banalmente: se sale il Sassuolo, il Pescara ha più soldi. E poi c'è il piazzamento dell'anno prossimo che da solo vale il 5 per cento della torta. Per fare un ragionamento approssimativo, sempre considerando come base 1 miliardo di euro: chi arriva ultimo prende 200 mila euro, chi penultimo 400, chi terzultimo 600, fino a chi vince lo scudetto che prende, solo per il tricolore, oltre 2 milioni. Il Delfino è pronto per aprire le casse. (l.d.m.)
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