Pescara, obbligato a pagare le tasse per la casa espropriata

Anziano vittima della burocrazia: continua a ricevere richieste di pagamento di 5 euro dal Consorzio di bonifica. L’Adiconsum: «Il contributo non è più dovuto»

PESCARA. Da circa trent'anni è vittima della burocrazia e non riesce a liberarsi di una fastidiosa gabella che praticamente lo perseguita. Ecco perché un 77enne pescarese si è rivolto all'associazione di consumatori Adiconsum, guidata da Alberto Corraro, chiedendo di tirarlo fuori da un pastrocchio di cui è vittima da troppo.

L'anziano ha ricevuto dalla Soget un avviso di pagamento di 5,27 euro relativo al pagamento del contributo irriguo di bonifica che avrebbe dovuto versare al Consorzio di bonifica "Centro" di Chieti. «Fino ad oggi», dice Corraro, «ha sempre pagato, ma ora ha deciso di dire basta perché questo contributo, seppure minimo, gli viene richiesto per una casa che gli è stata espropriata e poi abbattuta per la realizzazione di una strada e l’atto di esproprio ed il relativo indennizzo gli sono stati notificati negli anni ’80». Basta esaminare la situazione dell'area interessata all'esproprio per accorgersi che «nel punto dove c'era la casa ora c'è una strada».

Corraro ha sollevato il problema chiamando in causa la Soget di Pescara, il Consorzio di Bonifica "Centro" e la Saga, la società che gestisce l'aeroporto di Pescara che potrebbe sapere qualcosa di questo esproprio. Ha chiesto a tutti di «attivarsi urgentemente per risolvere il problema» ma si è reso conto ben presto che la questione appare «senza via di uscita perché le famiglie coinvolte in questa vicenda risultano ancora intestatarie della casa, nonostante sia stata espropriata e abbattuta per lasciare posto alla strada. È pazzesco», commenta Corraro.

Lo scoramento del rappresentante dell'Adiconsum nasce dalla risposta ricevuta dal Consorzio di bonifica che ha chiarito come stanno le cose. Nelle procedure espropriative portate avanti all'epoca potrebbero essere stati saltati alcuni passaggi per cui l'intestazione dell'immobile risulta ancora in capo al 77enne e ai suoi familiari e la situazione non cambierà, perché «mancano, a livello di Agenzia delle Entrate - Ufficio Provinciale del Territoio di Pescara, sia il frazionamento della strada, sia la voltura e la trascrizione della titolarità. Dovrebbe essere l'ente espropriante ad occuparsi di questi passaggi, non certo l'anziano che ancora oggi si ritrova a pagare il contributo al Consorzio». Corraro spera che la Saga possa dare un contributo di chiarezza e proprio per questo è in attesa di risposta alle due mail inviate fino ad oggi. Per il ruolo del 2017, intanto, il Consorzio si è impegnato a eseguire il passaggio «all'effettivo titolare» della strada.

©RIPRODUZIONE RISERVATA