Pescara Parcheggi, stop alle cessioni

17 Dicembre 2011

I revisori dei conti bocciano il piano della società municipalizzata

PESCARA. La patrimonializzazione di Pescara parcheggi ha i giorni contati. Ieri mattina il collegio dei revisori dei conti ha bocciato il piano industriale e l'acquisizione di piazza Primo Maggio e dell'area della Madonnina. Dopo lo stop della Soprintendenza al restyling di piazza Salotto, la giunta Mascia è costretta a frenare su un altro delicato provvedimento. La riunione di ieri del collegio dei revisori si è conclusa con la stesura di un documento che evidenzia la complessità giuridica e finanziaria dell'intera operazione, voluta dal centrodestra per cedere la proprietà delle due piazze cittadine alla municipalizzata.

Il presidente Mario Del Vecchio e il revisore Roberto Tagliente hanno messo in luce i «potenziali elementi di criticità che renderebbero consigliabile un maggiore approfondimento dell'intera problematica». La delibera per l'approvazione del piano industriale e l'acquisizione di piazza Primo Maggio e dell'area della Madonnina, potrebbe essere ritirata dagli stessi rappresentanti del centrodestra, rendendo così fondate le critiche dell'opposizione.

«I revisori hanno ribadito a chiare lettere», osserva Adelchi Sulpizio, capogruppo dell'Idv, «i dubbi che avevamo espresso a più riprese verso una delibera grottesca. Si vogliono cedere beni pubblici a Pescara Parcheggi per ripianare le sue perdite, senza neanche provvedere a un'attenta valutazione del valore delle piazze».

Complessivamente, le due aree sono state stimate 3 milioni e 220 mila euro. E non è tutto: gli assessori all'Urbanistica Marcello Antonelli e al Patrimonio Eugenio Seccia hanno annunciato che, a partire dall'estate 2014, la municipalizzata avrà a disposizione due nuove strutture interrate, per un totale di 576 posti auto sotterranei (336 nel centro cittadino in piazza Primo Maggio e 240 sul lungomare Paolucci nella zona della Madonnina), mentre sarà mantenuta l'attuale destinazione a uso pubblico delle aree in superficie.

«Pescara Parcheggi è il nostro braccio operativo», sottolinea Antonelli, «è stata creata all'inizio del 2010 per costruire e gestire i parcheggi. Finora si è limitata alla parte gestionale. Adesso o realizza nuovi parcheggi, così come previsto nel piano triennale delle opere pubbliche, oppure può essere sciolta».

L'operazione di patrimonializzazione - attualmente il capitale è di appena 20mila euro - doveva servire per portare liquidità nelle casse della società amministrata da Roberto Core, che non naviga in ottime acque. E mentre il collegio dei revisori prende tempo per «un approfondito esame del piano industriale», lo stato finanziario della municipalizzata sarà sottoposto all'esame di un comitato strategico nominato dal consiglio comunale. Gli atti societari e l'indebitamento saranno vagliati da tre rappresentanti del Comune, due provenienti dalla maggioranza e uno dall'opposizione, che saranno scelti lunedì.

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