Pescara, «Polveri oltre i limiti per 20 volte in due mesi»

L’assessore all’ambiente Scotolati però rassicura: non è ancora emergenza. Rinviati per ora i blocchi del traffico, vertice tra Comuni per stilare un piano

PESCARA. Sono trascorsi appena due mesi dall’inizio dell’anno e Pescara è già arrivata a 20 superamenti dei limiti giornalieri del famigerato Pm10, ossia le polveri sottili con diametro inferiore a 10 micron. A rivelarlo è Loredana Scotolati, dall’ottobre scorso alla guida dell’assessorato comunale all’ambiente, una delle deleghe più scomode perché ci si può trovare a dover prendere decisioni che riguardano la salute dei cittadini. Come per l’inquinamento. «Ma non siamo ancora all’emergenza smog», precisa la Scotolati, «per ora non abbiamo previsto misure per il traffico. Misure che eventualmente prenderemo insieme ad altri Comuni limitrofi».

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Assessore, gli ultimi dati sull’inquinamento pubblicati sul sito dell’Arta sono fermi al 22 febbraio scorso. Da allora, i cittadini non sanno più che tipo di aria respirano. Ha dei dati più aggiornati?

«L’ultimo rapporto che mi è stato inviato dall’Arta è di ieri e non indica superamenti dei limiti del Pm10. Valori al di sotto della norma sono stati registrati dalle centraline anche sabato e domenica scorsi. Tuttavia, abbiamo raggiunto dall’inizio dell’anno 19-20 superamenti dei limiti giornalieri delle polveri sottili Pm10. Ma i superamenti giornalieri non sono continuativi. Dal punto di vista legislativo, è stabilito in 50 microgrammi per metro cubo il livello massimo di polveri sottili ammissibili. Le amministrazioni devono garantire che il livello massimo non venga superato per più di 35 volte in un anno. Finora, siamo a 19-20. Quindi, non siamo ancora all’emergenza. Poi, bisogna considerare che l’inquinamento dipende dalle condizioni meteo».

C’è però chi sostiene che il Comune stia sottovalutando il problema inquinamento.

«Non stiamo sottovalutando affatto il problema. Anzi, stiamo cercando di risolverlo in maniera permanente con misure efficaci. È stata già emanata un’ordinanza, nel dicembre scorso, per ridurre di un grado la temperatura dei riscaldamenti domestici, una delle cause principali dell’aumento dello smog in inverno. Inoltre, il mio collega all’urbanistica Stefano Civitarese ha predisposto nuove Norme tecniche di attuazione del piano regolatore che hanno come obiettivo di rendere Pescara una città più sostenibile e attenta all’ambiente».

Non sarebbe il caso di far scattare blocchi del traffico?

«Al momento, non sono necessarie misure di riduzione del traffico. E lo dice una persona che ama girare in bicicletta. Pensi che negli anni Sessanta facevo parte del famoso Movimento delle biciclette bianche. Non servono, quindi, misure eccezionali. Comunque, io sono convinta di una cosa».

Dica pure.

«Sarebbe inutile adottare misure di contenimento del traffico solo a Pescara, mentre in altri Comuni confinanti le auto circolano liberamente. Per questo motivo, ritengo necessario coinvolgere in qualsiasi iniziativa anche gli altri enti limitrofi. Detto questo, abbiamo già deciso che convocheremo presto una riunione con i Comuni di Montesilvano, Francavilla, Spoltore e San Giovanni Teatino».

E l’accordo con il Cetemps, il centro di ricerche dell’università dell’Aquila, per monitorare la qualità dell’aria a che punto è?

«Siamo in attesa di stipulare un’intesa a tre, con Arta e Cetemps, che stabilirà subito ruoli e strategie di azione».

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