Pescara, ucciso pentito della banda BattestiniAgguato in via De Amicis con 3 colpi di pistola

Italo Ceci, 58 anni, è stato ucciso con tre colpi di pistola esplosi da una Punto. Il killer ha atteso all'interno di un'auto che l'uomo uscisse dal suo negozio e lo ha freddato. L'ucciso è stato un ex componente della banda Battestini, gang che ha seminato il terrore in Abruzzo negli anni '70 e '80. Fu tra i pentiti che permisero di arrestare il gruppo criminale. Le indagini si concentrano sul mondo della droga e sul ruolo di "sentinella del quartiere" che aveva l'assassinato

PESCARA. Agguato mortale nelle strade del centro a Pescara. Italo Ceci, 58 anni, è stato ucciso in via De Amicis con tre colpi di pistola esplosi dall'interno di un'auto. L’uomo abbassava la saracinesca del negozio "Color quando", di proprietà del cognato, quando è stato colpito a morte. Ceci è un ex componente della banda Battestini, una gang criminale che negli anni ’70 e ’80 mise a segno cento di rapine e due omicidi in Abruzzo e nelle Marche. Le prove che avevano permesso di arrestare la banda furono fornite da alcuni "pentiti", tra i quali anche Italo Ceci che aveva abbandonato l'ambiente malavitoso da circa 15 anni. Nel quartiere era benvoluto: era considerato, dai molti abitanti, il "faro del quartiere", perché sempre disponibile, gentile ed educato.

LE FOTO La sparatoria in via De Amicis

TRE COLPI DI PISTOLA. Secondo le prima informazioni, l'auto del killer, una Punto rossa, era parcheggiata in via De Amicis con  i fari spenti. L’assassino, che secondo le prime informazioni sarebbe un uomo di colore, ha atteso che Ceci uscisse dal negozio per chiuderlo. Mentre abbassava la serranda, l'uomo è stato colpito da due colpi di pistola alla schiena e uno al braccio. Subito dopo la sparatoria, il killer sarebbe fuggito sempre in auto e contromano.

LA CORSA IN OSPEDALE. È stato un testimone ad aver dato l'allarme. Racconta di aver sentito tre colpi di pistola e aver trovato Ceci per terra, moribondo. L'uomo è stato portato con un'ambulanza del 118 in ospedale per essere sottoposto a un’operazione d’urgenza, ma è morto poco durante il tragitto.

LE INDAGINI. Sul luogo della sparatoria sono arrivati il comandante provinciale dei carabinieri Marcello Galanzi, il questore Paolo Passamonti oltre alla polizia scientifica, alla squadra mobile, alle volanti e ai carabinieri. Sull'omicidio indaga la Squadra Mobile della Questura di Pescara, guidata da Pierfrancesco Muriana. Le prime ipotesi investigative puntano sul mondo della droga. Non per un coinvolgimento di Ceci nel traffico di stupefacenti, bensì per il suo ruolo di "sentinella del quartiere". Nella vicina piazza Santa Caterina da Siena ci sono stati diversi episodi di spaccio. Sembra che l'ex della banda Battestini si sia più volte opposto a questo traffico. "Ceci", racconta una cliente del negozio, "si era riscattato completamente. Oltre al lavoro nell'esercizio del cognato, aveva una piccola impresa di tinteggiatura e dava lavoro ad alcuni ragazzi stranieri, che trattava come figli". Per commercianti e professionisti della zona, che conoscevano il suo passato, Ceci era una persona a modo e sempre disponibile.

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