Pescara, ucciso ultras dei RangersDomani i funerali, bara allo stadio

4 Maggio 2012

Giro sotto la curva e poi messa a Villaggio Alcyone

PESCARA. Domani alle 14, la salma di Domenico Rigante lascerà l'obitorio dell'ospedale. Destinazione: stadio Adriatico per l'ultimo passaggio sotto la curva Nord. Poi, la bara dell'ultrà di 24 anni e padre di una bambina di 4 mesi sarà portata a spalla dai tifosi fino alla chiesa di Gesù Cristo Crocifisso al Villaggio Alcyone dove, alle 15, saranno celebrati i funerali. Alla cerimonia, hanno assicurato la loro presenza il sindaco Luigi Albore Mascia e il presidente della Provincia Guerino Testa. Sono attese anche delegazioni di tifosi provenienti da fuori Abruzzo. Poi, al termine della cerimonia, il corteo funebre passerà in via Monte Carmelo, sotto casa di Rigante.

Intanto, l'omicidio del tifoso scatena la polemica politica. Stefano Casciano del Pd afferma: «Questo ennesimo episodio di violenza inaudita che si è verificato sul nostro territorio non può che farci porre altre e nuove domande sul problema sicurezza a Pescara: siamo in piena emergenza. Nonostante la sicurezza fosse uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, il sindaco Mascia resta fermo e immobile di fronte a una simile escalation di violenza».

Il consigliere regionale e comunale del Pdl Lorenzo Sospiri risponde: «L'amministrazione darà fermezza, come quella dimostrata negli ultimi tre anni, facendosi promotrice, delle operazioni di sfratto dai nostri alloggi popolari di inquilini abusivi, per la stragrande maggioranza appartenenti alla comunità rom stanziale e con pesanti precedenti penali alle spalle. Non vogliamo faide, non vogliamo guerre, ma condividiamo la necessità del rigore».

Domenico Pettinari di Codici afferma che «ascoltare i vertici istituzionali dichiarare, in questo momento di dolore e rabbia, che Pescara rimane una città tranquilla è abominevole. È tranquilla», si chiede Pettinari, «una città dove alcune note famiglie di pluripregiudicati tengono in ostaggio interi quartieri; dove si consumano attentati ai danni di chi promuove quotidianamente la legalità; dove si mette fuoco alle macchine; dove si gira con la pistola nella cintola e spesso la si usa per sparare contro il pubblico patrimonio; dove si spara per ammazzare un uomo che a terra implora di non essere ucciso? È questa una città tranquilla?».
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