Pescara: zero distanze in spiaggia, multe salate e rischio sospensioni 

Previste sanzioni fino a 400 euro a chi non rispetta i divieti e crea assembramenti negli stabilimenti. Anche i bagnanti rischiano la stangata, previsto lo stop all’attività da 5 a 30 giorni per i gestori dei lidi

PESCARA. Quattrocento euro di multa a chi non rispetta i divieti di distanziamento e crea assembramento negli stabilimenti balneari. Anche i bagnanti rischiano le pesanti sanzioni, non solo i gestori dei lidi per i quali è prevista un'altra batosta: la chiusura del locale da 5 a 30 giorni. Penalità, adottate dalla polizia urbana nel rispetto delle normative anti Covid, che si aggravano ulteriormente in termini di migliaia di euro se dagli accertamenti emergono irregolarità e altre violazioni commerciali.

Il primo caso dell'estate si è registrato a Roseto nei giorni scorsi, dove uno stabilimento balneare è stato sanzionato e l'attività chiusa per cinque giorni.
I protocolli di sicurezza vengono potenziati ulteriormente nell'estate del coronavirus e intensificati i controlli della Guardia costiera e della polizia municipale, che svolgono pattugliamenti quotidiani lungo il litorale. A Pescara il giro di vite è iniziato con la «piena collaborazione delle attività balneari» che, al momento, hanno superato le ispezioni nelle strutture, dai locali della ristorazione alla spiaggia.
La Guardia costiera, diretta dal capitano di vascello Salvatore Minervino, anche quest'anno ha predisposto un imponente servizio di sicurezza nell'ambito dell'operazione "Mare sicuro", la tradizionale campagna di sensibilizzazione che viene «pianificata su tutto il territorio nazionale e finalizzata a garantire la sicurezza della navigazione e la salvaguardia di bagnanti, diportisti e subacquei nonché a promuovere la cultura del mare e il rispetto dell’ecosistema marino».
Lungo il litorale pescarese, da Città Sant'Angelo a Francavilla, sono impiegate 70 unità, tra uomini e donne in divisa (pantaloncini blu e polo bianca con la scritta "guardia costiera" sulle spalle, perfettamente riconoscibili) che pattugliano il territorio a piedi, in macchina e con le motovedette. Cinque le unità navali impegnate nel monitoraggio quotidiano «per assicurare un’efficace copertura del territorio e la massima tempestività d’intervento».

Fra i provvedimenti da rispettare, niente tuffi dagli scogli e divieto di occupare la fascia di 5 metri dalla battigia con lettini e sdraio, per motivi di sicurezza in caso di soccorso, oltre al rispetto del distanziamento sotto l'ombrellone, al bar e negli altri locali delle strutture balneari. In caso di inosservanza delle prescrizioni, bagnanti e balneatori rischiano multe salate, da 100 a fino a 1000 euro. La Guardia costiera sottolinea quanto sia importante la buona prassi anche in termini di prevenzione degli incidenti in mare che potrebbero essere anche mortali, in alcuni casi.

Per aumentare la sicurezza dell'utenza, gli stabilimenti sono invitati a dotarsi di cartellonistica informativa, anche in lingua straniera. E i Comuni facciano la loro parte: «Importante sarà anche la sinergia con le amministrazioni comunali rivierasche», esorta la Guardia costiera, «per molteplici ambiti di interazione e, con particolare riferimento, per la sicurezza delle spiagge di libero accesso, l’implementazione dei presidi di sicurezza balneare e l’installazione della cartellonistica informativa».
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