Politici, primo mese con stipendi ridotti

Tagli per il sindaco, assessori e consiglieri. Azzerati i compensi nelle Circoscrizioni

PESCARA. Le buste paga di questo mese di sindaco, assessori e consiglieri saranno più leggere. Sono entrati in vigore i tagli stabiliti nella manovra anti-crisi varata dal governo Berlusconi. I più colpiti sono gli eletti nelle Circoscrizioni che non percepiscono più nulla. D'ora in poi, svolgeranno le loro funzioni gratis. Un pesante giro di vite che suscita qualche malumore tra i politici. Ieri, la questione è stata affrontata di nuovo in commissione finanze.

Alcuni consiglieri non hanno nascosto qualche preoccupazione per i tagli, già entrati in vigore con gli stipendi di giugno, in pagamento a luglio. Anche se quasi tutti si dicono d'accordo. Il sistema di calcolo dei loro compensi viene rivoluzionato. Scompaiono i gettoni di presenza accumulati ogni mese con la partecipazione alle sedute di commissione e consiglio e arrivano le indennità fisse, che non possono superare un quinto dello stipendio del sindaco, tra l'altro, ridotto del 7 per cento. 

Fino ad oggi, invece, i consiglieri potevano arrivare con i gettoni di presenza a un massimo, pari a un quarto dello stipendio del primo cittadino. Così, i compensi scendono da un tetto di 1.547 euro lordi al mese, a 1.150 euro fissi.  La retribuzione del sindaco Luigi Albore Mascia si riduce da 6.188 euro lordi a 5.754. Non vengono risparmiati nemmeno gli assessori. Quelli che hanno un lavoro autonomo, o si sono messi in aspettativa, percepivano 4.023 euro lordi al mese. Ora, 3.741 euro.

Gli altri componenti di giunta che risultano lavoratori dipendenti non in aspettativa, invece, scendono da 2.011 a 1.870 euro lordi.  Ben peggiore la condizione per gli eletti nelle Circoscrizioni. Il decreto anticrisi del governo stabilisce l'azzeramento dei compensi per i consiglieri, a cui venivano versati i gettoni di presenza per la loro partecipazione ai consigli (50 euro) e alle commissioni (20).

Resta qualche dubbio interpretativo per i presidenti che percepiscono 4.030 euro lordi al mese.  «Gli enti locali», ha spiegato il presidente della commissione finanze Renato Ranieri, «dovranno necessariamente recepire tale decreto e adeguarsi, altrimenti ci sarà la richiesta di danno erariale». «Restano però da stabilire», ha concluso, «i criteri per l'erogazione di tale indennità.

Il provvedimento dovrà chiarire se deve essere fissato un numero minimo di sedute per consentire ai consiglieri di ottenere le indennità».

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