le offerte per il sito di bussi

Polo chimico, in corsa un’azienda biomedicale

BUSSI. Prosegue incessante la disamina delle manifestazioni di interesse (circa 22) depositate in Comune da parte di investitori che vorrebbero insediarsi nei siti di Bussi. Fra questi, emerge in...

BUSSI. Prosegue incessante la disamina delle manifestazioni di interesse (circa 22) depositate in Comune da parte di investitori che vorrebbero insediarsi nei siti di Bussi. Fra questi, emerge in particolare una proposta da parte di una casa di produzione di attrezzature biomedicali, un progetto che prevede l'impegno di circa 40 maestranze.

Ieri, il sindaco Salvatore Lagatta ha parlato del progetto con il vice presidente della giunta regionale con delega alle attività produttive Giovanni Lolli, per capire la sua attendibilità a la sua realizzabilità.

«L'opificio che questa impresa, con sede in Emilia Romagna, la Eurtronic, il cui titolare ha origini abruzzesi, dovrebbe realizzare», spiega il sindaco, «andrebbe imposto nell'area del Sito di interesse nazionale (Sin), di cui si è chiesto l'arretramento del confine, perché risultata non contaminata». «È un elemento di fondamentale importanza, poiché», sottolinea Lagatta, «i tempi di insediamento si accorcerebbero notevolmente, visto che saremo affrancati dalle operazioni di messa in sicurezza del sito. Con la collaborazione di Lolli, speriamo di poter definire questa pratica al più presto e finalmente ridare speranze al nostro paese e al territorio».

Il 15 maggio, intanto, è la data fissata per un incontro pubblico nella sala consiliare, per la presentazione ufficiale in paese del progetto presentato dalla ditta farmaceutica Filippi, che però andrebbe ad insediarsi all'interno del sito industriale. Sito che deve preventivamente essere messo in sicurezza. La Filippi promette un organico aziendale di circa 300 unità lavorative comprendendo gli operatori dell'indotto e gli attuali 70 dipendenti in forza alla Solvay. Il piano industriale prevede del resto la continuazione delle produzioni di Solvay, con i cloro-soda e l'Eureco un prodotto base per la detergenza, e un ampliamento dell'industria indirizzata sui prodotti farmaceutici.

Insomma ,un'azienda che resta nel campo della chimica. Per andare avanti si dovrà comunque attendere la convocazione della conferenza dei servizi al ministero dell'Ambiente, a Roma, per sottoscrive l'accordo di programma. Importanti saranno le opere di messa in sicurezza del sito che dovranno essere realizzate in relazione alle caratteristiche del nuovo insediamento e soprattutto il passaggio di proprietà delle aree, ora di Solvay, al Comune. Il sindaco ricorda che sarà necessaria un’attestazione da parte del ministero sulla complessiva sicurezza del sito.

Walter Teti

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