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Polveri, Pescara peggio di Roma

PESCARA. Secondo Legambiente, Pescara è più inquinata di Roma, per quanto riguarda le polveri sottili: è quanto emerge dal dossier «Mal’Aria di città 2013» dell’associazione ambientalista. Il...

PESCARA. Secondo Legambiente, Pescara è più inquinata di Roma, per quanto riguarda le polveri sottili: è quanto emerge dal dossier «Mal’Aria di città 2013» dell’associazione ambientalista. Il capoluogo adriatico, infatti, si posiziona al 26esimo posto tra le 51 città che hanno superato nel 2012 i 35 giorni con concentrazioni superiori a 50 microgrammi per metro cubo.

In particolare, Pescara, al 31 dicembre 2012, ha totalizzato 62 superamenti, nella centralina Arta di viale Bovio presa in considerazione dallo studio. Dall’indagine emerge chiaramente come la situazione inquinamento, nel capoluogo adriatico, continui a peggiorare: nel dossier 2011 la città era 35esima, nel 2012 34esima, fino a divenire 26esima nel 2013, mentre Roma, con 57 superamenti, è al 29esimo posto. «Al di là dei dati contenuti nel dossier», rileva Legambiente Abruzzo, «alla fine dell’anno la centralina di Spoltore segnava ben 127 superamenti, ovvero più di quanto indichi quella presa a riferimento per la prima classificata 2013, cioè Alessandria (123 superamenti)». «Il 2012», commenta Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo, «si chiude con una conferma sugli elevati livelli di inquinamento atmosferico che respiriamo nelle città italiane e lo smog è destinato a caratterizzare anche l’anno appena cominciato: al 16 gennaio 2013 la centralina di Spoltore rileva già 11 superamenti e quella di viale Bovio 10. Evidentemente, il problema dell’inquinamento e delle città invase dal traffico non può essere più affrontato in maniera parziale e limitata».

La replica del Comune è arrivata dal vice sindaco Berardino Fiorilli. «L'amministrazione comunale», ha affermato, «conosce i dati diffusi da Legambiente attraverso il dossier Mal'Aria. Dati che riassumono i rilevamenti quotidiani effettuati dalle centraline dell'Arta e considera quei numeri uno straordinario strumento di lavoro per programmare interventi di sostanza per risanare la qualità dell'aria». «Interventi», ha proseguito, «che non si limitino a iniziative-spot, ma puntino a dotare il territorio di infrastrutture capaci di garantire una mobilità pubblica di massa a basso impatto ambientale come la filovia, di nuove strade per decentrare la mobilità veicolare e decongestionare il cuore del territorio, potenziando la rete delle piste ciclabili, proseguendo nella pedonalizzazione del centro cittadino: tali progetti già si stanno traducendo in cantieri».

«In realtà», ha concluso Fiorilli, «sulle sei centraline monitorate, solo due hanno effettivamente registrato il superamento del limite dei 35 sforamenti annuali, quella di viale Bovio, con 62, una centralina che si trova proprio sotto un semaforo e la centralina di via Sacco, con 43 sforamenti».