Popoli ecologica tutta l’energia da fonti rinnovabili

Il risultato attestato dalla società Global Power L’assessore: la prossima mossa sarà il parco eolico

POPOLI. Il cento per cento dell'energia utilizzata dalla utenze del comune di Capo Pescara è prodotta da fonti rinnovabili. Lo certifica la società Global Power spa che rifornisce tutti i soci del Consorzio elettrico veneto di cui Popoli fa parte.

Una circostanza molto benefica per l'ambiente, poiché permette di evitare emissioni di anidride carbonica in atmosfera in quantitativi rilevanti e consente al comune di avvicinarsi all'obiettivo del protocollo di Kyoto, l’accordo sottoscritto da molti governi tra cui quello italiano per ridurre le emissioni inquinanti. Un obiettivo, quello fissato dagli accordi internazionali, da raggiungere per il 2020 con l'abbattimento di emissioni del 20 per cento e la maggiore produzione del 20 per cento di energie pulite.

Nel 2010 i consumi sono stati di 768.855 kwh, che hanno permesso di evitare emissioni di anidride carbonica di 371,36 tonnellate, salite nel 2011 a 515,69 a fronte di un consumo di 1.068.090 kwh. Popoli produce energia elettrica dalla sua centrale posta sul fiume San Callisto che vende all'Enel con un ricavo di circa 300mila euro annui, mentre il consumo delle utenze pubbliche, con energia rinnovabile acquistata, è di circa 150mila euro. Le maggiori entrate mantengono attivo il bilancio comunale.

«La volontà dell'amministrazione», spiega l'assessore alla Politiche energetiche Giovanni Diamante, «è di rafforzare la già forte capacità produttiva nel settore delle energie rinnovabili. Nei primi giorni di luglio, infatti, sarà convocato un consiglio comunale che vedrà deliberata la variazione della destinazione d'uso dei terreni in contrada Somma da agricoli a tecnologici. Una mossa funzionale per lanciare il bando per la creazione di un parco eolico che darà ulteriore impulso alla produzione di energie rinnovabili».

«C'è pero da superare uno scoglio», fa notare Diamante, «che frena gli investimenti a causa del ritardo con il quale il governo centrale sta gestendo il decreto del quinto Conto energia, annunciato per giugno e forse ora rimandato a settembre. Il solo semplice annuncio, infatti» incalza Diamante «determinando incertezza di condizioni sul futuro mette nell'impossibilità di investire qualunque azienda e frena il mercato».

Frena anche l'attività amministrativa del comune di Popoli che è in attesa di provvedimenti. «Come amministrazione», conclude l'assessore «auspichiamo che ciò possa avvenire al più presto per uscire da una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando. Non vogliamo perdere questa opportunità economica sia per la ripresa occupazionale sia per ridare impulso a investimenti privilegiati in un settore nuovo di protezione ambientale».

Walter Teti

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