PESCARA

Pozzi d'acqua potabile in Madagascar nel nome del comandante Mariani

L'ex presidente Aeroclub Foschi: "Il sogno di Carlo si è realizzato"

PESCARA. Tre pozzi d’acqua potabile sono stati realizzati nel villaggio di Soamandroso, in Madagascar: riforniranno centinaia di cittadini garantendo un punto di approvvigionamento sanitariamente idoneo in uno dei luoghi più poveri del mondo, afflitto da una costante siccità. I pozzi sono stati finanziati da una raccolta fondi lanciata a Pescara in occasione delle esequie del comandante Carlo Mariani, morto lo scorso 14 agosto a 66 anni. Mariani aveva il sogno di realizzare un pozzo di acqua potabile in Madagascar, il sogno si è triplicato. 

A spiegare tutto è l'ex presidente Archeoclub e grande amico di Mariani Armando Foschi: "Il sogno del comandante Carlo Mariani, il pilota pescarese di F104 scomparso lo scorso 14 agosto, si è realizzato, anzi si è triplicato, consentendo la realizzazione non di uno, ma di tre pozzi grazie alla raccolta fondi lanciata nel giorno delle sue esequie".

"Carlo era nato con le ali – ha ricordato Foschi -, 50 anni trascorsi in cielo tra acrobazie, voli militari, voli civili e lanci con il paracadute. Pescarese doc, ha saputo portare il nome del capoluogo adriatico ovunque nel mondo, con onore e grande professionalità, tanto da essere stato scelto anche come pilota di Papa Francesco in alcuni dei suoi spostamenti. Diplomato al liceo scientifico ‘Da Vinci’ di Pescara, Mariani aveva solo 19 anni quando, con il brevetto da pilota già in tasca e con quello da paracadutista nell’altra tasca, conseguiti a soli 16 anni, ha iniziato la sua lunga avventura di futuro pilota nell’Accademia dell’Aeronautica militare a Pozzuoli. Tolta la divisa militare ha indossato quella da civile volando su B737, A320 e di A330 nelle compagnie AirOne e Alitalia. Ha partecipato ai campionati nazionali ed internazionali di acrobazia ed a numerose manifestazioni aeree.  Il 14 agosto, a 66 anni, ha accusato un malore al termine di un volo con il lancio dei paracadutisti, giusto il tempo di atterrare e il suo cuore ha smesso di battere per sempre, lasciando la moglie Gloriana, la sorella Adele, il cognato Paolo, e gli adorati nipoti Valentina e Davide. E soprattutto il comandante Mariani ha lasciato un sogno ancora incompiuto, la realizzazione di un pozzo per l’approvvigionamento di acqua potabile in un villaggio del Madagascar".

"Oggi", conclude Foschi, "abbiamo ricevuto la notizia straordinaria: le donazioni versate hanno permesso alla famiglia di Carlo di realizzare non uno, ma ben tre nel villaggio di Soamandroso, poco distante da Amparihy, a circa un’ora di distanza da Tsiroanomandidy, e teniamo conto che dalla capitale Tananarive, o Antananarivo, a Tsiroanomandidy ci sono cinque ore di pista nella stagione secca, solo per dare una minima idea delle distanze e dell’utilità delle tre infrastrutture dedicate a Carlo Mariani e che d’ora in avanti aiuteranno tanti villaggi nel garantire quella risorsa dal valore inestimabile come l’acqua potabile”.