Processo Ciclone MontesilvanoIl teste: prezzi in regola di Palazzo Baldoni

Il pm: "I costi di costruzione sono stati diminuiti del 50 per cento"

MONTESILVANO. Udienza dedicata a Palazzo Baldoni, quella di ieri, nel processo Ciclone in cui figurano 32 imputati tra cui l'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, come al solito presente nella maxi aula 1 retta del presidente del collegio Carmelo De Santis. A deporre sono stati alcuni testimoni chiamati dagli avvocati difensori e, tra questi, l'ingegner Enzo Buccella che lavora nello studio di Vincenzo Cirone.

«I prezzi per palazzo Baldoni non sono stati concordati», ha detto in aula il testimone che ha risposto alle domande dei difensori e del pm Gennaro Varone per circa due ore. Secondo l'accusa, gli ex dirigenti comunali Vincenzo Cirone e Rolando Canale e i due costruttori Alesio Carletti e Pino Di Pietro devono rispondere di corruzione perché, per il pm, i due ex dirigenti avrebbero ricevuto «somme di denaro dalle società Prisma costruzioni e Cdc costruzioni in corrispettivo del compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio. Inoltre, sempre secondo il pm, Canale e Cirone una volta nominati dal Comune progettisti e direttori dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Baldoni si sarebbero fatti «versare somme di denaro alle quali non avevano diritto a titolo dichiarato di pagamento delle spese di progettazione e di direzione dei lavori».

«Per i lavori di Palazzo Baldoni», ha illustrato l'ingegner Buccella, «poteva accadere che occorressero delle altre lavorazioni e quindi nuovi prezzi: ad esempio, se alla voce pittura c'erano scritte due mani e, invece, durante il lavoro, ci rendevamo conto che ne serviva un'altra allora bisognava rivedere i prezzi con l'impresa, sempre secondo in base il prezzario regionale. In corso d'opera», ha proseguito il testimone, «il committente, ovvero il Comune, decise di apportare migliorie per cui volle reperire altri 150 mila euro: migliorie strutturali, sugli infissi e sulla rasatura del palazzo».

Poi, il testimone è stato interrogato dal pm che più volte gli ha domandato: «E' vero che i prezzi, poi, sono stati diminuti del 50 per cento?», «E' vero che c'è stata una riduzione dei prezzi?». «No», ha risposto l'ingegner Buccella. Il processo ciclone torna adesso il 23 maggio, data in cui probabilmente iniziaranno ad essere ascoltati i testimoni della lista di Giuliano Milia che difende Cantagallo. (p.au.)

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