Provincia, ai politici 31 mila euro di gettoni e benzina

Versati gli stipendi e i rimborsi ai consiglieri in vacanza La cifra più alta a Di Marco, quella più bassa a Cola

PESCARA. I consiglieri della Provincia sono partiti per le vacanze con i portafogli pieni. Prima di lasciare i banchi dell’aula consiliare hanno percepito le retribuzioni di giugno. Alcuni, tra gettoni di presenza e rimborsi benzina, sono riusciti ad accumulare emolumenti di tutto rispetto, anche superiori a 2.000 euro lordi.

Sono i costi della politica di un ente destinato presto a scomparire per effetto dell’accorpamento con altre Province dell’Abruzzo. Ma le spese, nonostante il poco tempo rimasto a disposizione, non accennano a diminuire. I consiglieri sembrano essere in gara per fare il pieno di gettoni di presenza per le sedute di consiglio e delle commissioni e così anche a giugno in molti hanno raggiunto il limite massimo percepibile in un mese che è pari a 1.340,52 euro lordi. Ma non rinunciano nemmeno allo straordinario benefit dei rimborsi per le spese di viaggio che spetta a tutti i politici residenti fuori Pescara, anche distanti un solo chilometro dal capoluogo adriatico, per i loro spostamenti da casa fino alla Provincia e ritorno. Rimborsi destinati a crescere da agosto per l’effetto degli ultimi aumenti della benzina.

Stipendi più alti. È Antonio Di Marco, del Pd, il consigliere che ha percepito la busta paga più pesante nel mese di giugno. A lui sono andati 2.415 euro lordi tra gettoni di presenza e rimborsi benzina. Di Marco, che è anche sindaco di Abbateggio, ha superato il problema del divieto di cumulo del doppio stipendio optando per gli emolumenti della Provincia. Così percepisce ogni mese retribuzioni piene. A giugno è riuscito a totalizzare 1.338 euro lordi, cui si sono aggiunti 1.077 euro di rimborsi spese per gli spostamenti da Abbateggio a Pescara e ritorno.

Al secondo posto nell’ipotetica classifica delle buste paga più alte troviamo Roberto Pasquali, di Fli: ha percepito 2.217 euro lordi. Il consigliere, che è anche vice presidente del consiglio provinciale, è riuscito a raggiungere il numero massimo di gettoni di presenza nelle commissioni e nei consigli, cioè 1.340 euro. Pasquali si è poi fatto rimborsare 872 euro di spostamenti, perché risulta residente a Penne. Al di sopra dei 2.000 euro lordi c’è inoltre Antonio Linari, del Pd, consigliere provinciale e sindaco di Torre de’ Passeri. Anche lui ha scelto lo stipendio della Provincia, probabilmente più alto: sommando i gettoni, pari a 1.340 euro, ai rimborsi benzina, di 855 euro, si arriva a 2.196 euro lordi. Al quarto posto, Camillo Savini, del Pdl, residente a Penne, con 2.005 euro lordi.

Quelli più bassi. Il consigliere di Pescara futura Francesco Cola è quello che nel mese di giugno ha percepito lo stipendio più basso: solo 110 euro. È l’ammontare dei rimborsi benzina, mentre i gettoni di presenza sono pari a zero, perché Cola ha scelto lo stipendio di sindaco di Cepagatti. Niente stipendi, invece, per i sindaci di Spoltore, Luciano Di Lorito e di Montesilvano, Attilio Di Mattia, che si sono dimessi dalla carica di consiglieri proprio nei giorni scorsi.

Busta paga pari a zero anche per il consigliere indipendente Lino Ruggero, nominato assessore nella giunta di Montesilvano.

Rimborsi benzina. A Giorgio De Luca, presidente del consiglio provinciale, esponente di Pescara futura, spetta di nuovo il primato per il rimborso benzina più alto. I viaggi nel mese di giugno da Manoppello a Pescara e ritorno sono costati alla Provincia 1.447 euro, cioè quanto uno stipendio medio di un dipendente pubblico. De Luca, in compenso, non percepisce gettoni di presenza, perché riceve, come presidente, una retribuzione fissa di circa 1.800 euro.

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