Provincia Pescara, 15 milioni di euro per tre nuovi ponti sul fiume Saline

Dopo 7 anni di attesa al via, il prossimo 27 novembre, i lavori per realizzare tre ponti che collegheranno Montesilvano e Città Sant'Angelo

PESCARA. Al via, il prossimo 27 novembre, i lavori di realizzazione di tre ponti che collegheranno Montesilvano e Città Sant'Angelo attraversando il fiume Saline, nei giorni scorsi esondato in più punti a causa dell'ondata di maltempo abbattutasi sulla costa adriatica. L'intervento, promosso dalla Provincia di Pescara, ammonta a 15 milioni 813mila euro stanziati dal Cipe. Le strutture, ultimate in un anno e mezzo, «saranno in grado di modificare radicalmente la viabilità della zona - ha commentato il presidente della Provincia, Guerino Testa -, appesantita da un traffico cresciuto negli anni fino a diventare insostenibile. I benefici saranno anche per la provincia di Teramo».

A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, insieme a Testa, gli assessori ai Lavori pubblici, Roberto Ruggieri, e alle Grandi infrastrutture, Andrea Faieta, e i presidenti delle Commissioni Lavori pubblici e Grandi infrastrutture, Camillo Savini e Graziano Zazzetta. Dei tre ponti, il primo collegherà via San Martino, a Città Sant'Angelo, e via Tamigi, a Montesilvano; il secondo, nei pressi dell'Outlet village, andrà da via San Martino a via Fosso Foreste, mentre il terzo, denominato Ponte dell'Adriatico, sorgerà alle spalle del palacongressi di Montesilvano, non distante dalla foce del fiume.

Il Ponte dell'Adriatico è stato definito una struttura «molto versatile» e saranno le amministrazioni comunali a decidere la destinazione d'uso. Piuttosto complesso l'iter burocratico che ha portato all'avvio dei lavori: il percorso è stato avviato nel 2006 dalla precedente amministrazione provinciale. I lavori sono stati appaltati nel 2009, ma alcuni ricorsi hanno provocato degli stop forzati. Nel 2010 si è pronunciato il Tar di Pescara e nel dicembre 2012 il Consiglio di Stato. Dopo aver sottolineato il «lavoro straordinario portato avanti dai nostri uffici», il presidente Testa ha dichiarato che «un ponte non è né di destra né di sinistra».

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