L’Idv pronta a bloccare i rincari già approvati. Contrari alle imposte anche il Pd e Fli: «Penalizzati i cittadini»

Provincia, Testa annuncia nuove tasse

Il presidente della Giunta: «Necessarie dopo i tagli varati dal governo Monti»

PESCARA. L'opposizione annuncia battaglia contro il provvedimento della giunta provinciale che prevede una stangata sulle tasse. Ma potrebbe non bastare: all'orizzonte si intravedono altri aumenti.

L'avvertimento è arrivato direttamente dal presidente della Provincia Guerino Testa. «La delibera approvata dalla giunta disegna una quadro tutt'altro che definitivo», ha spiegato, «era stata studiata tenendo conto dei tagli imposti dal precedente governo e il cui effetto si ripercuote sui conti dell'ente nel prossimo anno. Si tratta di tagli pesanti, pari a 2 milioni di euro, di cui abbiamo tenuto conto, ovviamente, nella stesura del bilancio».

«Ma alla luce della manovra, resa nota ieri dal governo Monti, che inciderà sulle Province nella misura di 415 milioni di euro», ha proseguito il presidente, «il quadro dovrà essere nuovamente rivisto. A causa di questi nuovi tagli, sarà promossa una riflessione interna, nei prossimi giorni, per stabilire in che modo muoverci». Insomma, si preannunciano altri sacrifici per i cittadini.

Intanto, la prima stangata è già arrivata. La giunta ha approvato nei giorni scorsi una delibera, allegata al bilancio, che prevede una raffica di aumenti, tra cui l'imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile auto (Rca), la cui aliquota sale da 12,5 al 16 per cento; il Canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap) per tende, passi carrabili, distributori di benzina e sigarette, condutture; alcuni servizi idrici. Ora, dovrà passare in consiglio.

Dure le reazioni dell'opposizione. L'Idv intende bloccare questo provvedimento in consiglio. «Cercheremo di fermare con tutte le nostre forze gli aumenti di alcune tasse che la giunta Testa ha deciso di riproporre», hanno detto in una nota i consiglieri Idv Antonella Allegrino, Luciano Di Lorito, Attilio Di Mattia e Camillo Sborgia, «una scelta infelice e intempestiva, nel giorno stesso in cui il presidente del Consiglio Mario Monti annuncia l'aumento».

«Siamo contro questa manovra della giunta Testa», ha fatto presente il consigliere del Pd Antonio Castricone, «hanno aumentato l'imposta sulla Rc auto fino al 16 per cento, cioè il massimo consentito dalla legge. L'operazione va ad incidere sulle tasche dei cittadini, per questo siamo fortemente critici».

Contrario a questa operazione decisa dalla giunta anche il capogruppo di Fli Gianni Teodoro. «Si è previsto un aumento brusco dell'imposta sulla Rc auto dal 12,5 al 16 per cento, cioè il massimo stabilito dalla legge», ha osservato, «si dovrebbe invece procedere con un incremento graduale. C'è un'altra tassa odiosa, di cui sono fermamente contrario, che è quella per l'occupazione del suolo pubblico. Presenterò degli emendamenti per modificare questi aumenti delle tasse».

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