Quando Cicciolina scandalizzò Penne

Nel 1981 si esibì nuda tra le polemiche, oggi la città è ancora divisa per Corona al Palio
PENNE. Il «Palio incoronato dei Sei Rioni», come lo hanno definito in molti, continua ad accendere la polemica a Penne. Alla manifestazione medievale (26-28 agosto) è stato invitato il re dei paparazzi, plurinquisito, e molti hanno accostato l'ospitata di Fabrizio Corona allo spettacolo-scandalo che la pornostar Ilona Staller, detta Cicciolina, tenne la sera del 7 maggio 1981 davanti a ottomila persone per la festa di San Massimo, patrono della città. L'opportunità di uno spettacolo porno nella piazza centrale divise il paese come accade oggi con l'invito al Palio dei Sei Rione a Fabrizio Corona dietro un compenso di seimila euro. «Ma non si può nemmeno paragonare Cicciolina a Corona», qualcuno tiene a sottolineare.
La sera del 7 maggio piazza Luca da Penne era piena: le forze dell'ordine facevano fatica a trattenere la folla che voleva raggiungere il palco per stringere la mano all'attrice porno che, da poco, aveva conosciuto il successo anche in televisione. La pornodiva ungherese arrivò a Penne nel pomeriggio: per lei, pranzo a base di gnocchi nel ristorante «Tatobbe», in corso Alessandrini. Lo spettacolo era in programma alle 21,30. Uno degli organizzatori, per rispetto del santo patrono, chiese a Cicciolina di esibirsi con uno spettacolo sobrio, senza spogliarsi davanti alla folla. Lei rispose: «Non mi spoglio assolutamente, entro direttamente nuda».
Così fece: in piazza Cicciolina si esibì senza veli con un serpente che le scivolava sul corpo. «Potete immaginare lo scandalo, eravamo all'inizio degli anni 80, c'erano tanti tabù», commenta uno degli organizzatori. Esplose lo scandalo. Della vicenda si occupò anche il vescovo dell'epoca, monsignor Antonio Iannucci, che avviò un'indagine interna per conoscere come erano andati i fatti. Uno dei carabinieri in servizio quella sera racconta che, per consentire all'attrice di lasciare la piazza, fu organizzato un cordone di sicurezza. Ma molti fan riuscirono a bloccare l'auto (danneggiandola) solo per tentare di salutare Cicciolina: «Impiegò mezz'ora per percorrere 200 metri», ricorda il carabiniere.
Lo spettacolo davanti a quelle ottomila persone è ancora indelebile nei ricordi di molti. Costò due milioni di lire. E nella polemica di oggi entra Igino Creati, fondatore e segretario del Premio Città di Penne, contrario all'arrivo di Corona: «Sono indignato», dice, «perché scredita la rievocazione. Cosa c'entra Corona? Sono certo che non conosce né questa manifestazione né il periodo storico in cui è ambientata. E non capisco perché la Pro-loco, che è un'istituzione pubblica, abbia invitato un personaggio che rovina l'immagine del Palio».
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