«Questa decisione è incredibile»

12 Dicembre 2014

L’opposizione attacca il sindaco sul predissesto e M5S chiede le sue dimissioni

PESCARA. «Mi sembra incredibile, questa vicenda». Non usa mezzi termini, l’ex sindaco e ora consigliere comunale di Forza Italia Luigi Albore Mascia, per descrivere la decisione della maggioranza di centrosinistra di avviare la procedure di predissesto. «Tutto è invece da ricondurre al centrosinistra», precisa Mascia, nel replicare al sindaco del Pd Marco Alessandrini, che ha addebitato la scelta dell’amministrazione di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale a causa dei debiti contratti, sostengono dal centrosinistra, dalla giunta guidata da Mascia.

«La verità», continua Mascia, «è che l’amministrazione di Alessandrini ha difficoltà a stilare il bilancio di previsione». «Hanno difficoltà, dapprima, nell’armonizzazione contabile, dove cassa e competenze devono corrispondere», argomenta l’ex primo cittadino di centrodestra, «e poi», aggiunge, «questa decisione non è altro che un modo per giustificare un aumento indiscriminato di tributi e tasse». «Alessandrini deve smetterla», incalza ancora Mascia, «di avere il torcicollo e di guardare indietro. Tutto ciò che sta facendo è a lui che deve essere addebitato». «Io», osserva, «quando mi sono trovato ad avere a che fare con i debiti lasciati da D’Alfonso», conclude Mascia, riferendosi alla giunta precedente alla sua guidata dall’attuale presidente regionale D’Alfonso, «mi sono messo al lavoro». Sulle dimissioni del sindaco ha invece insistito il capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle Enrica Sabatini. «Devo ancora approfondire l’argomento», premette l’ex candidata a sindaco alle scorse amministrative, «ma comunque questa scelta di accedere al predissesto mi è sembrata un fulmine a ciel sereno». «Non avevano detto che sarebbe stata un’eventualità da scongiurare? Fatto sta», prosegue Sabatini, «che a questo punto Alessandrini dovrebbe cominciare a prendere in considerazione l’idea di dimettersi». Giù duro ci è andato anche il capogruppo del Nuovo centrodestra, anch’egli ex candidato a sindaco alle scorse elezioni, Guerino Testa. «Hanno dimostrato leggerezza nel trattare un tema così importante», attacca subito Testa indicando la maggioranza di centrosinistra. «Nella conferenza dei capigruppo hanno parlato del 23 dicembre, o di un giorno tra Natale e Capodanno, per convocare un consiglio comunale sul tema. Insomma, come se fosse una cosa da trattare per ultimo». «Non si rendono conto, invece», ha evidenziato Testa, «che si tratta di una decisione che potrebbe avere un riflesso, da qui a dieci anni, su tutta la città». (v.d.l.)

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