Qui si sfidano oltre 80 nazioni

23 Novembre 2024

In gara fino a domani 700 giovani talenti di tutto il mondo tra i 6 e i 12 anni

MONTESILVANO. Sono arrivati da 82 nazioni in rappresentanza di tutti e cinque i continenti per mettere in campo astuzia, pazienza e strategia davanti alle scacchiere posizionate nel Pala Dean Martin di Montesilvano, con l’obiettivo di conquistare gli ambiziosi titoli in palio. Sono gli oltre 700 giovani talenti che dallo scorso 15 novembre e fino a domani stanno partecipando al Campionato Mondiale di Scacchi Cadetti. La manifestazione, promossa dalla Federazione internazionale degli Scacchi (Fide), in collaborazione con la Federazione Scacchistica Italiana (Fsi), le associazioni UniChess e Le Due Torri, la Regione Abruzzo e il Comune di Montesilvano, ha chiamato a raccolta i migliori giocatori del mondo di età compresa tra i 6 e i 12 anni, portando in città circa 2.000 persone, tra scacchisti, familiari, tecnici e arbitri, per un totale di 40.000 presenze nei 14 giorni di gare. Ma non solo.
La manifestazione, infatti, è seguita in tutto il mondo grazie alle 350 scacchiere collegate online che consentono agli appassionati di seguire ogni partita davanti al pc o sul cellulare. Una manifestazione che, oltre, al suo alto valore sportivo, rappresenta anche un volano per l’economia e il turismo cittadino e regionale, riempiendo le strutture alberghiere dell’area metropolitana in un periodo di bassa stagione. L’occasione di accogliere la competizione mondiale giovanile di scacchi è stata offerta a Montesilvano dalla collaborazione che, negli ultimi anni, si è instaurata con la Fide e con la Fsi, che ha visto la città adriatica ospitare finora due dei 7 campionati mondiali di scacchi organizzati in Italia negli ultimi 4 anni. Una sfida vinta anche questa volta, per la città adriatica che, in collaborazione con le forze dell’ordine, è riuscita a garantire lo svolgimento della competizione in un clima di assoluta sicurezza, garantita anche attraverso i metal detector posti ai varchi d’ingresso. A competere, infatti, sono scacchisti provenienti anche da Paesi in guerra come Ucraina, Israele o Russia, i cui giocatori gareggiano sotto la bandiera della Fide. (a.l.)