"Una vita da tronisti", ecco i pescaresi protagonisti della tv 

Diventati famosi con Maria De Filippi tornano sulla cresta dell'onda con il digitale terreste: ma ora vogliamo cambiare

PESCARA. Sarà per merito del digitale terrestre – o per colpa, dipende dai punti di vista – ma di loro non ce ne scordiamo più: sono i tronisti e i corteggiatori pescaresi di Uomini & Donne, il programma macina ascolti di Maria De Filippi, in media 2 milioni di spettatori al giorno. Sono passati anni ma loro sembrano sempre sulla cresta dell’onda mediatica: su La 5, in seconda serata, stanno rimbalzando le vecchie puntate con le storie d’amore ormai archiviate. Ma adesso quei ragazzi diventati popolari grazie alle esterne con camminate lente e corse sulla spiagga di Pescara come se la passano?

Fratelli tronisti. I più famosi sono i fratelli Cristiano e Salvatore Angelucci, debuttanti con il reality Vero amore, consacrati da Uomini & Donne nel 2005 e rilanciati da La Talpa, presenze fisse sulle riviste di gossip: «Sì, la mia vita è cambiata con la televisione. In meglio», assicura al telefono da Milano Cristiano. Se Cristiano Ronaldo è CR7, lui è CA: «Abbiamo lavorato tanto con Maria e con Maurizio Costanzo. È stata un’esperienza bellissima: tutto reale e senza bugie. Abbiamo viaggiato tanto e siamo diventati popolari facendo un lavoro che ci ha portato via tanta vita privata». E ora? «Sono testimonial Dsquared, marchio numero uno nell’abbigliamento, non poteva andarmi meglio», dice lui che, da modello, aveva lanciato anche il marchio Datch, «insomma, ho girato un po’ pagina. Quando capita, faccio ancora le ospitate anche perché i fan ci sono sempre ma mi occupo di altro». Cristiano non è più nell’agenzia di Lele Mora: «Mi sento sempre con Lele, i suoi problemi non hanno cambiato niente. È una persona che mi ha dato tanto, un amico, mi ha trattato come un figlio».

Papà deejay. «Come va? Bene, sono uscito dalla televisione», racconta Salvatore che adesso fa il deejay house ed è papà di una bambina di 2 anni avuta da un’altra ex De Filippi, Karina Cascella. «È una vecchia passione: venerdì suonerò a Zurigo, la prossima settimana a Malta. Le vecchie puntate in programmazione? Non le rivedo. Rifarei tutto, però, adesso faccio altro».

Amarcord Anconitano. Amico degli Angelucci è l’imprenditore della notte Alex Anconitano: «Sabato scorso Cristiano è passato a salutarmi nel mio locale, l’Hyn club di Silvi», dice Anconitano, «io e Salvatore abbiamo vissuto insieme un paio d’anni a Riccione, poi, io sono tornato a Pescara e lui è andato a Milano. Ne abbiamo fatte tante: all’epoca dell’Underground City di Popoli, Salvatore era il mio door selector fidato. Cristiano? Faceva il commesso in un mio negozio a Città Sant’Angelo, poi, una mattina è arrivato tardi e gli ho consigliato un fine settimana di relax a Riccione: lì ha conosciuto lo staff della De Filippi ed è iniziata una nuova era per lui».

Corteggiatore. Un altro pescarese passato da Cinecittà, come corteggiatore, è Gianpaolo Oronzo, volto noto delle discoteche cittadine: «È iniziato tutto come un gioco perché l’e-mail per partecipare al programma, nel 2007, è stata inviata da un’amica», ricorda, «se vai in televisione per divertimento è tutto ok ma se ci credi troppo ti fai male. È stata una bellissima esperienza, non sono uno che rinnega il passato: ho fatto una marea di esterne, sono nate belle amicizie e anche con l’ex tronista Susan ci sentiamo spesso. Quando vado in giro, c’è ancora qualcuno che mi ferma per chiedermi com’è Maria. Come mai tanti pescaresi sono stati protagonisti dalla De Filippi? Ci sappiamo fare». E adesso? «Faccio il visual per la Sixty, mi occupo di allestimenti in Italia e sono socio dei Gemelli per organizzare le feste del venerdì al Caffè Letterario. L’importante è rimanere sempre con i piedi per terra».

Noemi ginnasta. Anche Noemi Iezzi, chietina, ex cubista, ha incrociato Uomini & Donne nel 2007: «Le puntate? Non me n’ero nemmeno accorta, fanno parte del passato. Ora, sono insegnante di ginnastica ritmica con la società Calipso: ho abbandonato la televisione. Diciamo la verità», conclude Noemi, «si sta meglio a fare l’insegnante a contatto con i bambini».

Carmine e le cozze. Un altro pescarese all’appello è Carmine Fummo, campano di origine: a Pescara Vecchia aveva aperto un ristorante di pesce, Soutè.

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