RAFFICA DI FURTI IN CITTà

PESCARA. Vetrine sfondate alla ricerca disperata di soldi, anche pochi spiccioli. I ladri non si fermano e continuano a mettere segni furti: non solo colpi di una certa entità, come quello da 40mila...

PESCARA. Vetrine sfondate alla ricerca disperata di soldi, anche pochi spiccioli. I ladri non si fermano e continuano a mettere segni furti: non solo colpi di una certa entità, come quello da 40mila euro avvenuto tra domenica e lunedì in una tabaccheria di via Nicola Fabrizi, ma anche di scarso valore, seminando comunque il panico tra i cittadini. Nella notte tra martedì e mercoledì è stata la volta di Porta Nuova, dove sono stati realizzati tre colpi e tutti con la tecnica della spaccata, forse usando uno scooter, come accaduto all’inizio del mese al bar Natale di via del Circuito.

Giulio Pagliaricci, della Clinica Veterinaria Porta Nuova di via Guelfi ha scoperto ieri mattina che «il vetro della porta di ingresso è stato sfondato e buttato a terra. Sono entrati e hanno portato via il fondo cassa e un paio di occhiali da sole, senza toccare nè la strumentazione da lavoro né i farmaci». Pagliaricci, che si è rivolto alla polizia, è «piuttosto perplesso perché è già accaduto questa estate. Ora dovrò pensare a difendermi con delle grate, visto che riescono a buttare giù anche il vetro antisfondamento. In questo modo, senza aprire la porta, è inutile perfino il sistema di allarme, che non si attiva perché la porta è rimasta chiusa. La situazione nel quartiere, come in tutta la città, sta diventando insostenibile. Se chi dovrebbe proteggerci non muove un dito, saremo costretti a difenderci da soli, con le ronde o ricorrendo alla vigilanza privata», conclude.

È rimasta senza parole anche Lorella Massucci, del negozio “Ooh la la bomboniere” di via Verrotti, la stessa strada dove nei giorni scorsi è stato effettuato un furto all’ufficio postale con modalità identiche, usando uno scooter come ariete. «Hanno buttato giù la vetrata dell’ingresso, forse con lo scooter o a calci», racconta la donna, «e nella caduta sono stati colpiti e rotti i ripiani in vetro per esporre la merce. Hanno preso la cassa e il cassetto per il denaro, che erano separati, e se li sono portati dietro», senza immaginare che erano vuoti «perché non lascio i soldi lì per loro. Hanno ignorato i due computer e la stampante e si sono allontanati». Non era mai accaduto prima «e sono rimasta male, perché ti violano nell’intimo», dice sempre Massucci che ieri mattina è stata «informata dalla polizia, allertata verso le 6 da una persona che passava con il cane. Credo sia avvenuto tra le 3 e le 4, perché in zona hanno sentito due colpi netti, ma nessuno ci ha fatto caso, e qui non ci sono telecamere». La terza attività presa di mire era il gabbiotto del vicino distributore di benzina Ip di via D’Avalos. Paolo Petrucci, che gestisce l’impianto, ha trovato il vetro in frantumi verso le 7 e pare che non sia stato rubato niente, anche perché non c’erano soldi.

Petrucci si preoccupa da solo di sorvegliare l’attività. All’una dell’altra notte è «passato a controllare che fosse tutto ok, e non c’erano problemi, per cui è successo dopo». Anche se dal gabbiotto non manca nulla la spaccata ha comunque creato preoccupazione «così come preoccupano certe facce della zona che si appostano agli angoli della strada e chissà che non siano dei basisti per i ladri che arrivano da fuori».

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